La tradizione prevede spettacoli di fuochi d’artificio per celebrare la festa nazionale, ma per due anni i cieli ticinesi non sono stati illuminati. Alcuni comuni come Lugano ed Agno quest’anno ritornano con gli show pirotecnici, mentre Bellinzona ed Ascona non li faranno, visto il perdurare della siccità e l’elevato pericolo di incendi. Nonostante l’entusiasmo per i fuochi di alcuni ticinesi, molti intendono rimanere a casa o saranno via in vacanza.
I fuochi d’artificio sono oggetto di opinioni contrastanti: c’è chi li vive come un momento bello “per stare in compagnia”, chi pensa siano parte integrante della tradizione. Ma c’è anche chi vorrebbe non si facciano, per la situazione attuale di guerra, di crisi climatica, e perché “danno fastidio agli animali e inquinano”.
Gli spettacoli fatti con i droni illuminati stanno prendendo piede nel mondo, sostituendosi ai fuochi. Se per alcuni sono una valida alternativa perché “più adatti e meno inquinanti”, per altri vedere i “veri fuochi” rimane “sempre emozionante” e i droni “non sono la stessa cosa”.