L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) ha nominato nei giorni scorsi un secondo vicepresidente della Svizzera italiana nella persona di Gian-Luca Lardi. La scelta ha come fine un maggiore sostegno a livello regionale dell’associazione, con Lardi che porterà avanti le rivendicazioni d'una regione economica di confine che conosce una costante evoluzione.
Il nuovo vicepresidente nazionale non valuta il Ticino come un'eccezione alla regola, ma come un caposcuola con tanta esperienza in materia utile per tutta la Confederazione. Gian-Luca Lardi ritiene infatti che se si vuole garantire “a lungo termine l’approvazione della libera circolazione delle persone da parte dei cittadini è necessario fare il possibile per cancellare gli aspetti lacunosi della situazione”.
In particolare, per l’imprenditore ticinese c’è l’esigenza d’agire sui collaboratori distaccati provenienti dall’UE, ai quali vanno erogati gli stipendi minimi sanciti dai contratti collettivi di lavoro. Sono pure d’obbligo opere di rafforzamento delle infrastrutture, che non devono essere rinviate dai tempi troppo espansi di pianificazione, burocrazia e realizzazione.
EnCa