La cultura indipendente in cerca di spazi

Con oltre trentamila spettatori in tre mesi, all’inizio dello scorso anno i 150 eventi culturali proposti dalla “Straordinaria - Tour Vagabonde” alla Gerra a Lugano hanno riscosso un successo andato ben oltre le aspettative. Un’esperienza che ora si chiede alle autorità di capitalizzare, partendo dall’assegnazione di spazi per la cultura indipendente.

Ecco allora che adesso si lavora sul dopo Tour Vagabonde. Un dopo condiviso da molte associazioni, che ha preso forma nelle richieste della Carta della Gerra: trovare gli spazi per la cultura indipendente, ridefinirne le modalità di assegnazione, garantire la sostenibilità finanziaria del settore, forgiare un quadro legislativo più favorevole e riconoscere il valore della cultura indipendente.

“Vogliamo mettere in piedi un meccanismo più equo per l’assegnazione degli spazi” spiega alla RSI Olmo Cerri dell’Associazione Idra, sottolineando che “a Lugano gli spazi vuoti o sottoutilizzati sono molti, si pensi per esempio al deposito ARL e all’ex stabile Swisscom a Viganello, e all’ex Macello”. E continua: “Basterebbe la volontà politica per restituirli alla popolazione”.

Ora la palla è nel campo delle autorità. “Ci sono diversi esponenti pronti a sostenere soprattutto la cultura indipendente, dopo aver visto il successo dell’esperienza della Tour Vagabonde” dice il vicesindaco Roberto Badaracco, responsabile del Dicastero cultura, sport ed eventi.

In quanto alle tempistiche, c’è un orizzonte temporale, sia comunale che cantonale. “Purtroppo la politica fa dei passi molto lenti, ma spero che nei prossimi mesi potremo proporre qualcosa” afferma ancora Badaracco. La consigliera di Stato Marina Carobbio - direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport - assicura che a livello cantonale si sta lavorando a delle linee programmatiche, “che saranno presentate nelle prossime settimane”.