Il motociclista di 20 anni morto giovedì sulla pista dell'aerodromo di Lodrino non doveva essere lì. Ciò nonostante non vi siano delle barriere ad impedire l'accesso alla struttura. È quanto si è potuto stabilire finora. La dinamica dell'incidente tra una vettura e la motocicletta è ancora al vaglio della polizia.
Davide Pedrioli, delegato cantonale per l'aviazione civile, ha spiegato alle Cronache della Svizzera italiana che "solo gli aeroporti dove ci sono voli di linea sono chiusi in modo ermetico. Negli altri ci sono segnali dissuasivi".
Giovedì il 20enne si è scontrato frontalmente con una vettura di un impiegato della RUAG che in quel momento stava vigilando sulla sicurezza aerea da terra.
Red. MM/CSI