Se negli ultimi giorni, chi era in viaggio per lavoro ha imprecato perché rimasto bloccato per strada o in treno, chi oggi ha messo gli scarponi e allacciato gli sci ai piedi si è lasciato probabilmente sfuggire urla di gioia. La neve è arrivata copiosa negli ultimi giorni in montagna, ma anche in pianura. È un inizio benaugurante per il settore turistico invernale.
“È molto importate iniziare la stagione così – dice alla RSI Samuel Rosenhast, portavoce di Davos-Klosters Turismo – Il fatto che ci sia neve anche a basse quote risveglia il desiderio di sciare anche tra chi vive in pianura, lanciando ottimamente l’inverno per noi”.
“Le piste sono già ben frequentate anche durante la settimana” continua Rosenhast, “il che significa che le persone hanno preso alcuni giorni liberi per andare a sciare. È un fatto davvero eccezionale”.
È una bella boccata d’ossigeno, visto che il cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature, mette in difficoltà le regioni turistiche invernali che puntano molto sul periodo delle festività natalizie.
“A Davos-Kloster è un periodo dell’anno molto particolare poiché tra Natale e la fine dell’anno si disputa la Spengler Cup” continua Rosenhast. “Ma con un innevamento simile possiamo guardare ai prossimi mesi con tranquillità. L’inverno 2023-2024 è ormai sicuro”.
Il peso dell’inverno sui conti, ma anche quello degli svizzeri
Nei Grigioni, i dati indicano che circa il 70% del valore aggiunto del turismo viene generato in inverno, in maniera particolare durante le festività e nel mese di febbraio, mese delle settimane bianche. Anche gli impianti di risalita dei Grigioni generano oltre il 90% delle entrate nella stagione fredda.
“Fa bene cominciare in questo modo – dice Berno Stoffel, direttore di Funivie Svizzere – , ma sappiamo anche che non è sempre così. L’anno scorso la neve è arrivata molto tardi, dopo la metà di gennaio. È un buon inizio, ma dobbiamo vedere come andrà avanti, soprattutto se in dicembre le temperature rimarranno rigide. È la prima bella giornata di sole, ma l’inverno è ancora lungo”.
Gli svizzeri e le svizzere continuano ad amare lo sci. Sono loro, infatti, gli ospiti più fedeli delle destinazioni invernali. Nel Canton Vallese sono più della metà, nella regione della Jungfrau sono quasi il 70 per cento.
Finora, né l’inflazione, né il rafforzamento del franco, né il cambiamento climatico sembrano aver avuto un impatto sul turismo invernale in Svizzera. Ma come sempre saranno il tempo e la neve a decidere sul successo della stagione invernale.
SEIDISERA del 03.12.2023 - Il servizio di Luca Beti
RSI Info 03.12.2023, 18:13
Contenuto audio