Ticino e Grigioni

L’economia ticinese sta rallentando

Segnali di ripresa da edilizia e commercio estero, ma le ultime stime per l’anno prossimo danno una crescita di mezzo punto percentuale, la metà di quella (già bassa) della Svizzera

  • Un'ora fa
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L'economia ticinese rallenta

Il Quotidiano 20.12.2025, 19:00

Di: Quotidiano - Sharon Bernardi /pon 

L’economia ticinese rallenta. L’ultima indagine congiunturale dell’Ufficio cantonale di statistica diffusa lunedì scorso mostra il forte condizionamento dal commercio estero, tra dazi americani ed incertezze, che hanno contraddistinto i mesi a cavallo tra luglio e settembre.

“I dazi gli Stati Uniti li hanno imposti a tutti i Paesi e quindi dobbiamo pensare che anche l’industria italiana ha sofferto di questa politica commerciale. Di conseguenza, ha sofferto di un effetto indiretto anche l’industria ticinese, che guarda tanto verso l’Italia”, ha spiegato sabato al Quotidiano della RSI Eric Stephani, collaboratore scientifico dell’USTAT.

Nel secondo trimestre si era assistito a un tonfo, -9,3% per le importazioni e -7,4% per le esportazioni, mentre nel terzo si è comunque segnata una ripresa, per quanto il segno meno sia stato confermato (rispettivamente -0,7% e -2,8%). Si sono cercati intanto anche nuovi mercati.

Il turismo ha fatto intanto da trascinatore per l’economia ticinese, grazie soprattutto ai pernottamenti di luglio, mentre il commercio al dettaglio ha tenuto bene. Meno bene, se non proprio male, invece, industria e costruzioni. Secondo Stephani, negli ultimi mesi l’edilizia ha avuto una ripresa. “Tanti cantieri in ritardo probabilmente sono iniziati”, spiega.

Al capitolo sorprese si registrano l’aumento dei tempi parziali e della disoccupazione in due settori - sociosanitario e istruzione - in cui si assiste anche a un aumento degli impieghi.

E l’anno prossimo? “Si continuerà con questo rallentamento”, secondo Stephani. “Per il 2026 le ultime stime della SECO (la Segreteria di Stato dell’economia, ndr) prevedono una crescita attorno all’1%. Quest’anno è stata dell’1,5% e quella ottimale, per la Svizzera, dovrebbe essere attorno all’1,8%”. Questo a livello nazionale, perché “in Ticino si spera sempre di rimanere abbastanza vicini ai tassi svizzeri, ma le ultime stime fornite dall’istituto BAK di Basilea prevedono una crescita per il 2026 dello 0,5%”.

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