Duplice tentato omicidio intenzionale. È l’accusa principale con cui la procuratrice pubblica Anna Fumagalli ha rinviato a giudizio il 19enne algerino che nella notte del 10 luglio scorso, all’esterno del Blue Martini di Lugano, armato di coltellino si sarebbe scagliato su due persone, ferendo una ragazza della regione.
La lama raggiunse la 20enne al mento e all’avambraccio. Il tutto – almeno secondo il magistrato – dopo avere provato a infierire su un altro giovane, che sarebbe riuscito a schivare il colpo, diretto al collo.
Di qui, come detto, l’ipotesi di ripetuto tentato omicidio. Reato che la difesa però contesta, così come parte della dinamica ricostruita dagli inquirenti. L’imputato (difeso dall’avvocato Ryan Vannin) avrebbe reagito a un pestaggio subito all’interno della discoteca, dove sarebbe stato picchiato dagli amici della 20enne.
Nel filmato della videosorveglianza lo si vede mentre insegue la ragazza, che negli istanti precedenti lo avrebbe minacciato con una bottiglia. Lui sostiene di avere agito spinto dalla rabbia e dai fumi dell’alcol. Quanto al giovane rimasto illeso, nega di averlo mai voluto colpire.
Il cittadino algerino dovrà rispondere inoltre di soggiorno illegale. Pur avendo ricevuto l’ordine di lasciare la Svizzera, avrebbe infatti continuato a risiedere a Bellinzona.
Il processo si terrà alla fine di giugno. La Corte delle Assise Criminali, presieduta dalla giudice Francesca Verda-Ciocchetti, sarà composta anche dagli assessori giurati. Per il 19enne (che sta già espiando anticipatamente la pena) Fumagalli intende chiedere infatti più di cinque anni di carcere.