Ticino e Grigioni

Lugano: dentro il nuovo stadio "all'inglese"

Siamo entrati nell'impianto provvisorio di Cornaredo: ha capienza ridotta e due nuove tribune che avvicinano campo e tifosi. Badaracco: "Ambiente più caldo" - Intanto con Credit Suisse è tornato il sereno

  • 9 luglio 2023, 06:59
  • 11 settembre 2023, 14:25

Dentro lo stadio temporaneo "all'inglese" di Cornaredo

RSI/Pieracci/Prioglio 08.07.2023, 11:18

Di: Joe Pieracci

Capienza ridotta e due nuove tribune, dal costo di circa 5 milioni di franchi, sul lato nord e su quello sud. La prossima stagione l'FC Lugano giocherà le partite casalinghe nello stadio provvisorio in fase di ultimazione a Cornaredo. Un impianto che guarda al modello degli stadi inglesi, con l’avvicinamento dei tifosi al campo da gioco. I posti saranno di meno: si passerà da 7'000 a 4'870. E con le medie spettatori dei bianconeri, potrebbe voler dire giocare diverse partite con il "tutto esaurito".

Cornaredo: passato, presente e futuro

Badaracco: "Ambiente più caldo"

Il nuovo stadio entrerà in funzione a inizio luglio. "In questi giorni - spiega il capo dicastero Roberto Badaracco - abbiamo iniziato la demolizione della Tribuna Monte Bré, ma durerà più del previsto, direi qualche settimana". Alle due nuove tribune in tubolari invece mancano solo gli ultimi dettagli. "Sono provvisorie perché dureranno solo i due anni e mezzo del cantiere fino all'apertura del nuovo stadio a fine 2025 e all'inaugurazione ad inizio 2026, ma sono molto belle. Sono comode e sono garantite sia a livello nazionale che internazionale", prosegue il vicesindaco. "Spero che questo nuovo ambiente, più caldo, crei maggiore entusiasmo e più voglia di venire a vedere il Lugano allo stadio", prosegue.

Con Credit Suisse è tornato il sereno

In marzo Credit Suisse è stata vicina al crac. E visto che la banca zurighese è quella che garantisce i finanziamenti alla società HRS per la realizzazione del Polo sportivo e degli eventi, in Municipio a Lugano si sono ipotizzate anche forme finanziarie alternative (per saperne di più clicca qui).

"C'è stato un attimo di allarmismo rispetto al possibile fallimento", ammette oggi Badaracco. "Ma abbiamo subito contattato HRS, che ha fatto le sue verifiche e ci ha garantito, nero su bianco, che le garanzie di Credit Suisse erano confermate", prosegue. "I contratti sottoscritti verranno mantenuti. E questo ci fa piacere. E ci da una solida tranquillità", conclude.

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