Mendrisio e la resa dei... conti

Mercoledì l’Esecutivo di Mendrisio si riunirà per discutere dei conti del comune. Sono numeri, che fanno paura: solo per il Magnifico Borgo il disavanzo stimato per il preventivo 2013 è di 3,3 milioni. Urgono quindi provvedimenti.

“Domani analizzeremo i dati forniti da tutti i dicasteri nel corso dell’ultimo mese" ci ha detto il sindaco Carlo Croci "e capiremo quali sono i servizi che potremo valutare di non più erogare". In sostanza dovranno essere fatte economie. A suo tempo il sindaco aveva anzi anticipato che sarebbe stato necessario usare.. il machete. Ma su quali ambiti si potrà intervenire? “Sulle spese legate al personale, ai beni e servizi, agli interessi e agli ammortamenti”, risponde Croci.

Molta attenzione, va da sè, si focalizza sulle prospettive di possibile innalzamento del moltiplicatore d’imposta a Mendrisio. Ma su queste Carlo Croci per ora non intende pronunciarsi.

Anche sull’impatto che i tagli potrebbero avere sulle grandi opere il sindaco momò resta vago. “È certo – precisa comunque – che questa situazione ci imporrà di realizzarle in tempi più lunghi”.

Ma veniamo alle cause di questo degrado. Sono forse legate alle aggregazioni? A Mendrisio avete magari fatto il passo un po’ più lungo della gamba? No! Carlo Croci chiama semmai in causa un calo delle entrate fiscali legate alle persone fisiche ma, soprattutto, l’incidenza di misure di emanazione cantonale.

Sul tema abbiamo interpellato anche il municipale leghista Massimiliano Robbiani, che non di rado si distingue per una certa vis polemica. Ma questa volta ha preferito non esprimersi prima della riunione di domani.

Alex Ricordi e Sandro Pauli