La tuta da ginnastica è davvero sconveniente, se la si indossa a scuola? È un interrogativo che sovviene dopo quanto successo nel canton Lucerna, dove alcuni istituti scolastici, già a partire dalle elementari, hanno vietato agli allievi di andare a scuola vestiti con questo indumento, considerato indecoroso. Come a dire, in buona sostanza, che è l’abito a fare l’alunno.
Il tema sta ormai alimentando un certo dibattito e Prima Ora, nella sua edizione di mercoledì, lo ha affrontato sentendo anzitutto i pareri dei diretti interessati. E fra i ragazzi ticinesi che si sono espressi ai nostri microfoni, le opinioni sono varie e articolate. A scuola “è meglio usare i jeans”, afferma uno di loro, sostenendo che la tuta da ginnastica è più indicata “per uscire o per rimanere a casa”: non è quindi, secondo lui, un abito consono per andare a lezione. Gli fa eco un altro giovane, secondo cui la scuola “non è un luogo adatto per indossare la tuta”: indumento che, afferma, non rende tanto l’idea “di una persona affidabile”, per chi la porta.
“Non è giusto proibirla, perché la mettiamo un po’ tutti”, afferma invece una ragazza. Un divieto metterebbe quindi i giovani un po’ in difficoltà: perché comunque, osserva, “comprare vestiti nuovi, facendo un apprendistato” a scuola “a tempo pieno, come me, sarebbe un po’ difficile”. Un altro ragazzo, quindi, non ravvisa nella tuta “una mancanza di rispetto verso i professori”. Quindi “non vedo perché occorra evitarla”.

Andrea von Felten si è espresso sul tema nell'edizione di ieri di Prima Ora
Ci sono però “dei professori che stanno iniziando a dire che la tuta non va bene”, segnala un altro giovane. Il programma della RSI ha quindi chiamato in causa Andrea von Felten, direttore delle medie di Canobbio e presidente del consiglio dei direttori delle Scuole medie del canton Ticino. La tuta da ginnastica “per me non è un tema”, afferma, ricordando che ai tempi suoi a scuola “mi vestivo come volevo io” e aggiungendo che “i ragazzi devono poter scegliere da qualche parte”. Che dire allora di quanto disposto nel canton Lucerna? È una decisione “un po’ dirigista, forse”, ritiene il docente.
In Ticino non vigono disposizioni sull’abbigliamento scolastico a livello cantonale. Ma cosa pensano le scuole ticinesi, non solo della tuta, ma di regole concernenti gli abiti? “In generale le direzioni sono lasciate libere di muoversi e di decidere. E cosi facciamo”, risponde von Felten. Ogni istituto quindi decide e ciascuno, va rilevato, è inserito “in un contesto che non è sempre uguale”. Secondo il docente sono quindi “molto poche” le scuole che hanno un regolamento sull’abbigliamento. Quello che però deve vigere è il decoro: quello, sottolinea, “comunque lo esigiamo”. Ma è già successo che qualcuno venisse rimandato a casa, perché non vestito in modo adeguato? “Mandato a casa forse no”, ma coinvolto in “un colloquio educativo certamente sì”, risponde von Felten, precisando che si tratta comunque di casi rari.
La scuola è certamente “un’istituzione e un luogo, dove bisogna essere in un certo modo”. Tuttavia “non si può essere troppo rigidi”. Di conseguenza, se “ci sono dei modi di vestirsi che sono esagerati”, di questo “si colloquia con i ragazzi”. E il docente, compiaciuto per le considerazioni emerse dalle loro interviste, sottolinea che sono ragazzi forti, “coi quali si può parlare e si arriva a delle soluzioni”.






