Ticino e Grigioni

Non si parla, per ora, di virata a destra

Gli equilibri in Municipio a Lugano, con la morte di Borradori e l’entrata in scena di un esponente UDC, cambieranno? L’opinione dei capigruppo in Consiglio comunale

  • 12 agosto 2021, 20:20
  • 10 giugno 2023, 13:24

Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 12.08.2021: il servizio di Romina Lara

RSI Info 12.08.2021, 20:14

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Di: CSI-Lara-Calcagno/ludoC

La morte del sindaco leghista di Lugano, Marco Borradori, apre le porte del Municipio a una nuova forza politica: l’UDC. Il primo subentrante della lista Lega-UDC delle scorse elezioni è infatti il capogruppo democentrista in Consiglio comunale Tiziano Galeazzi. Uno scenario che cambierà gli equilibri nell’Esecutivo cittadino portando a una virata a destra? Non per forza o comunque è troppo presto per dirlo è, in sintesi, quando rilevano i capigruppo dei vari partiti.

Lega: “C’è una coalizione, giusto tocchi a loro”

Lukas Bernasconi, capogruppo della Lega, spiega ai nostri microfoni che la coalizione con l’UDC “andava avanti da anni, sia a livello cantonale che per quanto riguarda Lugano e quindi visto che il partito ha aveva fatto una buona votazione è giusto che ci sia un loro rappresentante”. Si era forse puntato troppo poco su un nome forte della Lega? “Col senno di poi si può dire di sì; si era deciso di proporre una candidatura femminile, ma anche se (Sabrina Aldi, ndr.) granconsigliera era una persona nuova per Lugano, e questo ora ci fa pagare uno scotto, ma non era prevedibile quello che è successo”. Il sindacato leghista, sostiene tuttavia Bernasconi, non è in discussione.

UDC: “L’obbiettivo era già entrare in Municipio”

Raide Bassi parla a nome dell’UDC e ricorda che il partito puntava già a un seggio in Municipio: “Era l’obbiettivo e c’era speranza. Ora diventerà realtà anche se chiaramente non nelle condizioni migliori. Quella con la Lega era una congiunzione d’area; l’UDC è il più grande partito in Svizzera anche se in Ticino ha qualche difficoltà, ma l’obbiettivo è quello di crescere”.

PLR: “Borradori cercava la coesione”

“La scomparsa di Marco Borradori avrà delle conseguenze politiche importanti che dovremo affrontare”, spiega per parte sua Rupen Nacaroglu, capogruppo del PLR: “La dipartita di una figura così coinvolgente che provava sempre a cercare coesione lascerà un vuoto che dovremo colmare con un lavoro intenso da parte di tutti i gruppi”. L’ipotesi di riprendersi il sindacato che prima del leghista Marco Borradori fu per anni in mano ai liberali-radicali è stata ancora discussa internamente alla sezione, ma sembra piuttosto remota, spiega Nacaroglu, che non prospetta neppure una virata a destra importante con l’entrata in carica di un esponente dell’UDC.

PS: “Galeazzi non appartiene all’ala radicale dell’UDC”

“Conosco Galeazzi da diverso tempo e non mi sembra un esponente dell’ala radicale dell’UDC”, aggiunge Carlo Zoppi, capogruppo per il Partito socialista, “è chiaro che il Municipio sarà molto più frammentato e potrà essere più difficile trovare una coesione e degli accordi interni”.

PPD: “Alcuni equilibri cambieranno”

Gli fa eco Lorenzo Beretta Piccoli, per il PPD, secondo il quale è prematuro esprimersi. Tuttavia, aggiunge, “alcuni equilibri potrebbero cambiare”.

Nicola Schönenberger, capogruppo per i Verdi, con un’entrata probabile in Municipio di Tiziano Galeazzi non vede difficoltà maggiori di operare a livello politico comunale: “Lui stesso è un esponente UDC piuttosto atipico, anche con lui sarà sicuramente possibile discutere e dialogare”.

L’intervista al politologo

La morte di Marco Borradori ha dunque lasciato moltissimi strascichi anche sulla politica cantonale e comunale e la più che probabile entrata in Municipio di un esponente UDC rappresenta un ulteriore rafforzamento di questo partito in Ticino, spiega ai nostri microfoni il politologo Oscar Mazzoleni, “e quindi anche una modifica degli equilibri con la Lega dei Ticinesi. Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà e quale sarà l’evoluzione delle relazioni tra queste forze politiche”. Qual è invece la posta in palio per la Lega? “È il sindacato alle prossime elezioni comunali – ci risponde Mazzoleni –, e la città rappresenta anche una parte importante dell’elettorato leghista ticinese: essere forti a Lugano significa preparare le elezioni cantonali di successo. Con la scomparsa di Borradori c’è un prima e un dopo, anche dal punto di vista della politica cantonale.

Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 12.08.2021: l'intervista al politologo Oscar Mazzoleni

RSI Info 12.08.2021, 20:14

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