Mancano tre giorni al Natale e questo significa, per molti, la corsa agli acquisti degli ultimi regali da spuntare dalla lista. Come stanno andando le vendite? Interpellati da SEIDISERA della RSI, i commercianti di Locarno, Lugano e Bellinzona sono stati restii a esprimersi al microfono. Ma a microfoni spenti, hanno parlato molto, dipingendo per la città sul Verbano un quadro a tinte decisamente fosche: quasi tutti i negozianti, in particolare in Città Vecchia, parlano del peggior dicembre degli ultimi anni. Poche le persone in strada, pochi i sacchetti nelle loro mani. Va un po’ meglio, sembrerebbe, attorno a Piazza Grande, ma anche in questo caso la percezione rispetto al recente passato è negativa.
Pure a Bellinzona gli affari non paiono andare a gonfie vele. Il fatturato appare al di sotto delle aspettative ma i toni non sono così pessimistici e si spera ancora in un colpo di coda appena prima delle feste. Claudia Pagliari, che presiede la società dei commercianti, ha detto che “qualcosa in più molti di noi se lo aspettavano. Lavoriamo con quello che c’è e speriamo negli ultimi giorni, ma non si può dire che sia uno dei migliori Natali”.
A suo giudizio, “tutti cercano sul mercato online, senza pensare alla qualità e alla consulenza” che i negozianti possono offrire. C’è insomma chi ha già “comprato tutto a novembre in rete e non sostiene il commercio locale”. Questo “ha conseguenze sui posti di lavoro e sulla vita in città”.
Infine, anche a Lugano c’è chi lamenta difficoltà, ma non tutti: ci sono negozianti che parlano di calo, altri - soprattutto in centro - che invece riferiscono di buoni affari in linea con quelli degli anni scorsi. Dove sta la verità? Lorenza Sommaruga, che ha un negozio in città ed è presidente delle Federcommercio Ticino, ritiene ancora prematuro tracciare un bilancio: “In dicembre si può fare solo alla fine”, afferma, “nemmeno quando è Natale, ma solo dopo perché mancano quattro giorni molto importanti e poi c’è ancora tutto quello che accade dopo, come regali in ritardo o acquisti fatti con il denaro ricevuto in dono”.
Capire perché la situazione non sia la medesima ovunque è difficile, tutte e tre le località hanno organizzato eventi per attirare abitanti e turisti nelle vie dei commerci, e anche il settore fatica a trovare spiegazioni all’andamento degli affari che non siano legate a una generale diminuzione del potere d’acquisto. Lorenza Sommaruga si dice “molto dispiaciuta per Locarno e Bellinzona perché so che ci sono stati da parte dei commercianti stessi e del Municipio molti sforzi per creare un fermento che animi gli acquisti natalizi. Sono un po’ sorpresa, quindi, di questa notizia”. Sommaruga si augura che si assista a una fine di mese positiva. Anche a Lugano, ricorda, dicembre era partito un po’ sottotono ma poi si è visto un incremento dei passaggi e questo ha portato sicuramente beneficio”. Anche in riva al Ceresio, tuttavia, “si percepisce che non tutti sono contenti”.






