Perequazione, meno soldi per Ticino e Grigioni

Nel 2026 Ticino e Grigioni riceveranno meno soldi nell’ambito della perequazione finanziaria, strumento utile a favorire un maggiore equilibrio fra le risorse a disposizione dei vari cantoni. Lo si evince dai dati pubblicati mercoledì dall’Amministrazione federale delle finanze. Nelle casse ticinesi entreranno 98 milioni di franchi (nel 2025 erano 106 milioni), mentre in quelle grigionesi 210 milioni (226 milioni nell’anno precedente).

A livello nazionale, i versamenti di compensazione ai cantoni finanziariamente deboli crescono di 324 milioni, arrivando a 5,2 miliardi finanziati da Confederazione (60%) e Cantoni forti (40%). L’aumento è dovuto per metà alle crescenti entrate fiscali e per metà all’incremento delle disparità tra i Cantoni.

In termini assoluti, con 543 milioni di franchi, il Cantone di Ginevra risulta essere il maggior contribuente per quanto riguarda la perequazione delle risorse. Tenendo conto degli altri fondi della perequazione finanziaria e dei valori pro capite, Zugo resta il maggior contribuente. Il maggiore beneficiario è invece Berna, che incassa oltre un miliardo e mezzo, contro gli 861 milioni del Vallese, e i 598 di Argovia.

L’aumento nel Cantone di Ginevra è probabilmente dovuto agli utili eccezionalmente elevati generati, dal 2022, dalle imprese nel settore energetico e nel commercio di materie prime.

Il rapporto è sottoposto ai Cantoni per parere. La Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle finanze (CDF) si pronuncerà su questi calcoli nell’ambito dell’assemblea plenaria del 26 settembre 2025 e presenterà un rapporto al Dipartimento federale delle finanze. A seguito dell’indagine conoscitiva queste cifre potrebbero cambiare. Successivamente il Consiglio federale adeguerà l’ordinanza concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri e la porrà in vigore con effetto dal 1° gennaio 2026.