Protesta contro RUAG, “complice di Israele”

Un gruppo di manifestanti, cittadini pacifisti, si è riunito oggi davanti alla sede della RUAG di Lodrino. Una protesta per denunciare la presunta complicità della società svizzera di proprietà della Confederazione, che si occupa di armamento, nel genocidio del popolo palestinese. 

“Un genocidio che va avanti da due anni e la Svizzera ancora non ha imposto nessuna sanzione”, ha detto ai microfoni del Quotidiano della RSI uno dei dimostranti, ricordando che la convenzione internazionale sul genocidio impone agli Stati firmatari, e quindi anche al nostro Paese, di “prevenire ogni rischio di genocidio”. Da qui la richiesta al Consiglio federale di passare dalle parole ai fatti.

Oggetto di critiche, in particolare, la collaborazione della RUAG con Elbit Systems, azienda tecnologica fra i fornitori dell’esercito di Tel Aviv (nonché produttrice dei droni da sorveglianza che la Svizzera ha deciso di acquistare una decina di anni fa e la cui fornitura sta incontrando molti ostacoli).

RUAG risponde solo in forma scritta: “In qualità di azienda vicina alla Confederazione, RUAG ha un chiaro mandato in materia di politica di sicurezza: fornire supporto tecnologico all’esercito svizzero. Per adempiere a questo mandato di ampia portata, dobbiamo collaborare con aziende che dispongono di un know-how specifico e che completano al meglio il nostro portafoglio in relazione ai vari progetti”.

I manifestanti avevano già sollecitato in precedenza l’azienda, con una lettera di giugno in cui chiedevano anche la consegna di documentazione sul suo operato. Da RUAG non è ancora giunta alcuna risposta.