Se l’idea di una polizia unica era stata messa nel cassetto già 10 anni fa, da 6 giorni a questa parte è tornato sul tavolo dei Comuni il progetto di polizia ticinese, che prevede una diversa distribuzione dei compiti e nuovi paletti per i corpi comunali. Una riforma che raccoglie già perplessità e critiche, non solo per la tempistica ma anche e soprattutto per i contenuti.
Il progetto, messo da poco in consultazione, mira a una diversa ripartizione anche finanziaria dei compiti tra responsabilità comunali, cantonali e condivise. E per essere considerate sostenibili, le future polizie comunali dovranno disporre di un minimo di 13 agenti e di 1 comandante e assicurare fino a 20 ore consecutive di servizio. Elementi che hanno sollevato critiche tra Comuni grandi e piccoli, alcuni infastiditi pure dal termine del 15 settembre per inoltrare le osservazioni.
“Per noi è evidentemente un problema; andrebbe a cancellare il nostro corpo di polizia e il grosso lavoro di prossimità che la polizia fa tutti i giorni su tutta la fascia della popolazione di Stabio. Non dimentichiamoci che il nostro è un Comune di frontiera, con le sfide che un Comune di frontiera pone tutti i giorni”, dichiara alle telecamere del Quotidiano Francesca Frigerio, vicesindaca e capodicastero sicurezza di Stabio.
Da parte sua Karin Valenzano Rossi, capodicastero polizia di Lugano, sottolinea che il tema “di un accentramento sul Cantone è molto evidente e viene anche utilizzato come spauracchio: (o questo o la polizia unica), senza che in realtà ci sia stato un vero approfondimento su quali sarebbero vantaggi e svantaggi di una polizia unica”. “Non si capisce qual è tutta questa urgenza - dice Valenzano Rossi - soprattutto in estate, di mandare in consultazione una riforma di un settore che funziona molto bene”. “Da anni si vede che il Cantone vorrebbe poter gestire direttamente una serie di temi, tra cui la sicurezza ma è un trend in realtà che vediamo in ogni ambito. I Comuni sono sempre più degli agenti pagatori e perdono sempre più autonomia”.
E più piccoli si è, maggiore sarà il contraccolpo. Losone ha solo 8 agenti più il comandante e Stabio 5 agenti più il comandante. “Abbiamo fatto un incontro con il Cantone e tutti i capi dicastero dove ho espressamente chiesto se sia previsto un numero minimo di agenti. La risposta è stata che non era previsto un numero minimo di agenti. Per noi è stata davvero una tegola sulla testa”, dice Francesca Frigerio.
Fausto Fornera, vicesindaco e capodicastero sicurezza di Losone spiega che “noi, assieme al Comune di Stabio, siamo citati come un Comune il cui corpo di polizia non raggiungerebbe le dimensioni minime per poter essere operativo anche in futuro”.
Il Quotidiano del 22.07.2025

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Il Quotidiano 22.07.2025, 19:00
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