Natura e Animali

Rinaturazione della Moesa, via alla seconda fase

I risultati della prima a cinque anni di distanza si vedono, dice il biologo Marco Nembrini

  • 12 febbraio, 12:42
  • 23 febbraio, 08:38

SEIDISERA dell’11.02.2024 Il servizio di Alessandro Tini

RSI Info 12.02.2024, 12:42

  • archivio tipress
Di: SEIDISERA/pon

La seconda parte del progetto di rinaturazione del fiume Moesa, tra San Vittore e Lumino, a cavallo del confine fra Grigioni e Ticino, prende il via lunedì. Si tratta di un progetto che rientra nei lavori di compensazione ecologica per la costruzione della circonvallazione di Roveredo. 

La prima fase, che ha visto il recupero della zona golenale di importanza nazionale del Pàscol Grànd, era terminata 5 anni fa. Alla sua presentazione aveva fatto discutere, ma ora se ne vedono i risultati, afferma il biologo Marco Nembrini, che ha accompagnato e continua a monitorare il progetto dell’Ufficio federale delle strade: “La distesa di ghiaia presente nel 2019 ora è quasi impercettibile, a testimonianza della resilienza della natura”, afferma. Sono stati eseguiti dei “monitoraggi sulla fauna ittica” e si è constatato che “sono riapparse delle specie che in Moesa quasi non si trovano più, come il temolo e la bottatrice, una specie lacustre ma che risale i fiumi per riprodursi”. Con la creazione di “stagni per la fauna anfibia, in poco tempo sono comparse popolazione di rospo e rana agile, entrambi iscritti nella lista rossa delle specie minacciate”. “Presenze eccezionali” sono state accertate anche per l’avifauna. La ricolonizzazione è stata permessa dalla rivitalizzazione corretta dell’ambiente e dalla presenza, più a monte, di aree golenali che erano ancora intatte.

La seconda fase, sottolinea Nembrini, riguarda un’area “molto più vasta”. Si lavorerà sulla sponda sinistra ma anche su quella destra, in un bosco di importanza nazionale per la riproduzione degli anfibi. Verrà inoltre creato un ponte faunistico che permetterà ad animali di media e grossa taglia di attraversare l’autostrada e mettere in contatto i due versanti orografici.

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