Ticino e Grigioni

Sanitari scendono in piazza a Bellinzona

Azione di sensibilizzazione per denunciare le condizioni di lavoro sempre peggiori - Raffaele De Rosa: “Il Cantone ha poco margine di manovra”

  • 17 aprile, 18:51
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Sanitari in piazza mercoledì a Bellinzona

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Di: Seidisera/Ierace/RSI Info

“È nettamente aumentata la pressione. Le condizioni di lavoro sono peggiorate, si ha meno tempo per stare con i pazienti e si è sempre un po’ con l’acqua alla gola”. Questa è una delle voci che arrivano da piazza Governo a Bellinzona, dove questo mercoledì si sono riuniti medici, infermieri e tante altre persone attive nel settore sanitario. Una giornata di sensibilizzazione, hanno precisato, più che di protesta. A preoccupare è il costante peggioramento della situazione lavorativa e una burocrazia considerata debordante. L’azione di oggi fa parte della campagna nazionale “Per voi”, lanciata a gennaio dall’FMH, l’associazione professionale dei medici. Presenti anche esponenti dei sindacati.

“Vogliamo che ci sia una profonda revisione del sistema sanitario. Bisogna trovare un altro metodo per pagare i costi della cassa malati che sicuramente aumenteranno”, ha indicato Alberto Chiesa, presidente dell’Associazione ticinese dei medici di famiglia (ATIMEF). “Quindi bisogna stimolare la politica a creare delle condizioni migliori, soprattutto un finanziamento probabilmente statale della cassa malati”. Problemi finanziari che, indica Chiesa, non si possono contenere con soluzioni come la creazione di centri medici, che negli anni si sono moltiplicati sul territorio.

De Rosa: “Migliorare le condizioni di lavoro significa anche più costi”

“I margini di manovra del Cantone sono piuttosto limitati”, indica il direttore del Dipartimento sanità e socialità (DSS) Raffaele De Rosa. “Nell’ambito sanitario, le condizioni quadro e le regole sono essenzialmente federali”. Qualcosa, però si può fare: “Il Cantone cerca di sfruttare i suoi margini di manovra da un lato per migliorare le condizioni quadro, l’attrattiva della professione”. De Rosa aggiunge però che “bisogna essere consapevoli che il miglioramento delle condizioni di lavoro, inteso ad esempio in termini di riduzione dell’orario di lavoro o di aumenti salariali, ha un riflesso diretto anche sulla spesa sanitaria e poi sui premi di cassa malati”.

Il 2025 sarà un anno di sacrifici, anche per la rete sanitaria: “Abbiamo sempre detto che nessun settore può essere escluso a priori da un processo doloroso di risanamento finanziario. Nell’ottica del preventivo 2025, si dovrà tener conto anche delle legittime e comprensibili richieste del mondo sanitario e sociosanitario”.

Il settore sanitario scende in piazza

SEIDISERA 17.04.2024, 18:45

  • RSI

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