Ticino e Grigioni

Sulle tracce del castoro di Verbania

In un video la prova definitiva del ritorno dell’animale sulle sponde del Lago Maggiore, da dove mancava da 500 anni

  • 28 febbraio, 05:48
  • 28 febbraio, 12:53

Dopo 500 anni torna il castoro al sud delle Alpi

Il Quotidiano 27.02.2024, 19:00

Eccolo qua. Questo video è la prova definitiva del ritorno del castoro sulle sponde del Lago Maggiore, da dove mancava da 500 anni. E’ stato filmato nella riserva naturale di Fondotoce a Verbania, a una trentina di chilometri dal Ticino.

Il primo avvistamento l’ha fatto un cittadino di Verbania, Andrea De Zordi. ”Era il 27 di dicembre, verso l’ora del tramonto - racconta - e stavo facendo una solita passeggiata con il mio cane. Ad un certo punto ho sentito un tonfo, come di qualcosa che cadeva in acqua. In prima battuta l’ho scambiato per una nutria. Poi guardandolo meglio mi sono reso conto che le dimensioni erano considerevoli. E mentre lo osservavo ha fatto una manovra e s’è vista la coda. A quel punto non ho più avuto dubbi. Era chiaramente un castoro. A quel punto ho chiamato le autorità”.

In seguito a questa segnalazione l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore e la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola hanno avviato i primi monitoraggi affidati - in coordinamento con il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) - al naturalista Andrea Mosini.  Il suo compito, per iniziare è quello di raccogliere i primi dati e filmati di presenza e di utilizzo dell’habitat e di raccogliere campioni per le analisi genetiche. “Dopo la segnalazione ho piazzato una fototrappola. E nel punto dove il castoro è stato filmato per la prima volta - spiega - si vedono dei salici bianchi caduti con i segni delle rosicchiature. Il castoro in inverno si nutre di corteccia, gemme e anche di legno. Ma prima di riuscire a mangiare le parti più in alto, deve abbattere le piante”.

castoro nell'acqua

Un castoro nel suo elemento naturale: l'acqua

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Resta da capire come ha fatto ad arrivare fino al Lago Maggiore. Le ipotesi al momento sono due: che sia stato introdotto illegalmente dall’uomo, oppure che sia arrivato dal Vallese, passando per il Sempione. “La popolazione più vicina a noi - aggiunge Mosini - è quella che si trova tra Visp e Briga. Abbiamo calcolato che la distanza è di circa 75-80 chilometri. C’è un’osservazione del mese di marzo del 2023 a Migiandone, poco sopra Ornavasso, che ci fa presupporre che un castoro si sia mosso lungo il fiume Toce”.

I giovani castori possono avere lunghi raggi di esplorazione. Non è dunque detto che rimanga a Fondo Toce. “Il castoro è un animale protetto ed il suo arrivo per noi è stata una sorpresa. Ora bisognerà capire dove va perché è un’animale che può fare anche 10 chilometri al giorno. I monitoraggi sono in funzione anche di questo”, precisa Anna Maria Ferrato, consigliera dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore.

In Ticino di castori oggi non ce ne sono, ma in passato la presenza probabilmente era diffusa, lo testimonia il ritrovamento di una mandibola in una tomba dell’età preromana scoperta a Dalpe in Leventina. In Svizzera invece la popolazione di castori è in costante crescita ed è passata dai 111 esemplari del 1978, agli oltre 450 del 1993 per poi salire a 1’600 quindici anni fa a 4’900 nel 2022. E ora che è presente anche nell’area Insubrica, si può ipotizzare che prima o poi un esemplare possa arrivare pure in Ticino.

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L'evoluzione della popolazione di castoro negli ultimi decenni

“Siamo in stretto contatto con l’area protetta delle Bolle di Magadino. E siamo parte, con loro, di quelle aree che sono nel MAB UNESCO, che premia le aree che hanno un altro valore di naturalità e un ambiente antropico attorno che ci convive e che le rispetta. E quindi se c’è un castoro che abita qui e ci si rende conto che si può anche muovere, sicuramente loro sarebbero i nostri primi interlocutori”, assicura Danilo Vassura, guardiaparco Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore.

Intanto però questo castoro sta diventato una sorta di attrazione, attirando curiosi e appassionati a Fondo Toce. “Ha richiamato tante persone. Abbiamo trovato anche delle carote, probabilmente era qualcuno che voleva attirarlo, in un qualche modo. Ma è schivo e si muove di notte e dunque è difficile vederlo durante il giorno. Andrea De Zordi è stato fortunato”, conclude Mosini.

Il ritorno del castoro sul Verbano

Alphaville 15.01.2024, 11:05

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