Un 51enne ticinese, residente a Vacallo, sarebbe il "'responsabile dell'intera gestione delle illecite transazioni, dello stoccaggio e del successivo trasferimento in Ticino'' di oltre 4 tonnellate d’oro (valore stimato 178 milioni di euro). Lo sostiene il pm della Procura di Arezzo Marco Dioni, titolare dell'inchiesta sull'operazione Fort Knox.
In complicità
Il ticinese, nel periodo compreso fra il luglio 2011 e il novembre 2012, sarebbe stato il braccio operativo del 66enne albanese, residente del Mendrisiotto, al quale recentemente il Tribunale penale federale ha respinto il ricorso contro il blocco dei conti bancari.
Il 51enne di Vacallo operava assieme ad un corriere di valuta e preziosi indicato dall'accusa come colui che da Chiasso portava pacchi di banconote in cambio del metallo giallo. La merce era stoccata dapprima in un garage del capoluogo lariano e successivamente trasferita in Ticino.
Red. MM/CSI/Marco Marelli