Avrebbe cercato di procurarsi un’arma per uccidere l’amante della moglie. L’uomo è stato arrestato il 30 settembre 2023 a Viganello, nel parcheggio di un grande magazzino, mentre stava aspettando di scambiare un fucile (dotato di silenziatore) con una pistola, e i relativi colpi. La persona con cui si era accordato ha avvisato la polizia, che si è presentata al suo posto. Da allora il 62enne del Luganese si trova in carcere, e presto comparirà alla sbarra.
Gli inquirenti non hanno dubbi: la donna voleva lasciarlo, e – come detto – aveva intrecciato una relazione extraconiugale. Lui non lo accettava. Ha cominciato a spiare il rivale, attraverso un’applicazione installata sul telefonino di sua moglie. Anche lei veniva sorvegliata, con tanto di pedinamenti. Pressioni, litigi. Poi la decisione di compiere il delitto.
Nel tentativo di riuscirci avrebbe contattato, in totale, ben sette persone. Qualcuno gli ha rifilato una scacciacani; un altro il fucile, inadatto allo scopo. Di qui l’idea di barattarlo con la pistola, costatagli infine l’arresto.
Qualche giorno fa la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha rinviato a giudizio il 62enne. Atti preparatori di omicidio, coazione e infrazione alla legge federale sulle armi le accuse di cui dovrà rispondere alle Assise Criminali.
Non solo: nella primavera scorsa l’uomo avrebbe pagato per avere rapporti a distanza, sui social media, con cinque ragazze d’età compresa tra i 16 e i 18 anni. Lanzillo ipotizza quindi pure il reato di atti sessuali con minorenni contro remunerazione. Impossibile raggiungere il difensore. Secondo le nostre informazioni, l’imputato respingerebbe gli addebiti.