Un mini traforo a canna singola per collegare la Valchiavenna alla Mesolcina. Niente a che vedere con il progetto del traforo Gordona-Lostallo, di cui si parla da decenni poiché in questo caso si tratta di una galleria in quota, meno invasiva e meno costosa, ma in grado di scongiurare il rischio isolamento che incombe in Valchiavenna a causa della frana che minaccia la strada statale 36.
Una frana importante nota da anni che, da alcuni mesi, sta facendo registrate preoccupanti scivolamenti, fino a 10 centimetri al giorno, che hanno richiesto un servizio di monitoraggio.
Le risorse necessarie
C’è il progetto di massima ma mancano i finanziamenti. Ma anche su questo fronte il comitato rassicura: “Secondo progettisti il tracciato della Gordona-Lostallo necessiterebbe di due camini di aerazione. L'impegno di spesa per uno solo basterebbe a finanziare la realizzazione del tunnel della Valle Spluga. Non vogliamo bocciare il traforo di Gordona, ma solo sottolineare - senza campanilismi - che l'alternativa di Campodolcino è la meno onerosa, la più fattibile e quella che comporterebbe benefici immediati e generalizzati ad aree più vaste, sia in Svizzera, sia in Italia”.
Antonia Marsetti
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CSI 18.00 Il servizio di Antonia Marsetti
RSI Info 26.01.2014, 18:53
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L'opera
Il tunnel Campodolcino-Pian San Giacomo avrebbe una lunghezza di poco più di sette chilometri e un costo tra i 250 e i 300 milioni di euro. Sono già 1’500 le firme raccolte dal comitato promotore di Campodolcino. “Quest’opera rappresenterebbe una via di fuga in caso di strade interrotte – tiene a dire il portavoce del comitato Fabio Guanella - e risulterebbe strategica anche per i Grigioni e il Ticino, in quanto accorcerebbe le distanze fra Engadina e Mesolcina, e per i frontalieri ci sarebbe la possibilità di rientrare a casa ogni sera”.