Si sono affidate a un noto chirurgo di una clinica estetica di Zurigo. La prima, una ragazza di 19 anni, per un intervento di riduzione del seno. La seconda, una giovane 23enne, per correggere le orecchie a sventola. Ma le operazioni sono andate male, molto male. Cicatrici enormi, ferite che sanguinano e che non si rimarginano, dolori atroci e sofferenze a non finire.
Due casi clamorosi che stanno facendo scorrere fiumi d’inchiostro. Con una domanda:
bisogna fissare un tetto massimo di età per operare?
Una domanda legittima, perché il chirurgo in questione ha 78 anni e di disastri con il bisturi ne ha combinati parecchi. I pareri si dividono. La presidente dell’Organizzazione svizzera dei pazienti lancia la provocazione. Bisogna evitare rischi: a 67 anni un chirurgo deve dire basta! E i diretti interessati cosa ne pensano? Un limite d’età fisso è arbitrario. Meglio una ricertificazione periodica delle qualità del chirurgo durante tutta la carriera, afferma la Società svizzera di chirurgia.
Regole precise per ora non ce ne sono. In diversi cantoni tutti i dottori sopra i 70 anni devono sottoporsi a visite mediche periodiche per verificare l’idoneità psicofisica all’esercizio della professione e per poter continuare ad indossare il camice. In Ticino questo avviene ogni 2 anni. Ma è abbastanza?
Intanto, dopo lo scandalo zurighese rivelato da Kassensturz, le autorità cantonali hanno sospeso il medico che ha operato le due giovani. Ma le due pazienti, che lo hanno denunciato, avranno conseguenze per tutta la vita.
A Patti chiari le loro drammatiche testimonianze, documentate e commentate da chi, ora, le sta curando. E in studio dibattito fra favorevoli e contrati a fissare un’età massima per operare.
Patti chiari del 13.03.2015: "Pensionati col bisturi" prodotto da Kassensturz/SRF
RSI Inchieste andate in onda 14.03.2015, 00:57
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