Pete Seeger si è spento lunedì in un ospedale di New York. Aveva 94 anni. La notizia del decesso è stata confermata martedì da una famigliare e dalla sua casa discografica.
Pioniere del folk negli Stati Uniti, Seeger seppe mettersi in evidenza con tutta una serie di brani nei quali la carica musicale andava di pari passo con l'impegno civile e sociale. Da "If I had an hammer" (divenuta "Datemi un martello" nella cover italiana di Rita Pavone) fino a "We shall overcome" e "Where have all the flowers gone?", destinata a divenire uno degli inni universali contro la guerra ed il militarismo.
A partire dagli anni Sessanta, Seeger si distinse per la sua appassionata adesione alla causa dei diritti civili, alla protesta contro la guerra nel Vietnam e alla militanza nei movimenti ambientalisti.
Mentore già negli anni Sessanta di artisti impegnati come Bob Dylan e Don McLean, Pete Seeger influenzò con il suo repertorio e il suo slancio ideale numerosi altri protagonisti della scena musicale, da Joan Baez fino a Bruce Springsteen. Un centinaio gli album realizzati nel corso della sua lunga carriera musicale.
Red.MM/Reuters/AFP/ATS/ARi
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