AMAG resiste bene alla pandemia
Gli effetti del Covid-19 influiscono sui risultati economici, ma l'azienda rimane sempre dinamica. Perderà però il CEO Morten Hannesbo
Nonostante gli effetti nefasti del Covid-19 (vendite scese del 22,2%), il Gruppo AMAG chiude il 2020 con un bilancio che il CEO Morten Hannesbo ritiene soddisfacente. In un periodo in cui vari grandi gruppi decidono di unire le forze, come è il caso per PSA e FCA che sono diventati Stellantis, le marche rappresentate da AMAG si sono fatte apprezzare dall'utenza. Il gruppo ha registrato un fatturato consolidato di 4 miliardi (-15% rispetto al 2019), contando 6'472 collaboratori.
Volkswagen rimane il costruttore più amato dagli elvetici, come pure sono nelle prime posizioni delle preferenze su scala nazionale Audi, Skoda e Seat. Tutti i marchi hanno guadagnato margini di quota di mercato nonostante il calo dei volumi. E in totale AMAG ha venduto 71'290 auto e 8'315 veicoli utilitari.
La contrazione dell'attività è stata inferiore di quanto abbia subito il mercato complessivo: di conseguenze la quota dei marchi importati da AMAG - Volkswagen, Audi, Seat e Skoda - è salita al 30%, valore finora mai toccato.
In Ticino AMAG nel 2021 inaugurerà la sede di Lugano-Noranco, dove saranno ospitate Seat/Cupra e Skoda, oltre a una carrozzeria a Balerna. Dal canto suo Hannesbo lascerà l’azienda a febbraio, sostituito da Helmut Ruhl, attuale CFO.
- RG 12.30 del 16.01.2021 - La corrispondenza di Guido Plutino