Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è sceso del 3,5% nel 2020. Si tratta del calo maggiore dal 1946. Il dato, ancora provvisorio, è stato pubblicato dal Dipartimento del commercio.
La contrazione annuale è la prima dal 2009, quando durante la crisi finanziaria il PIL calò del 2,5%. A pesare è la pandemia che negli ultimi tre mesi dell'anno ha costretto a nuove restrizioni penalizzando l'attività economica. Il virus ha interrotto gli 11 anni di espansione economica americana.
L'economia statunitense nel quarto trimestre è cresciuta del 4%, sotto le attese degli analisti che scommettevano su una crescita del 4,2%. Per il 2021 gli analisti sono ottimisti e prevedono una crescita sostenuta, ma non mancano i rischi, fra i quali quelli legati alla disponibilità di vaccini.