Il 2022 rallenta i veicoli utilitari
I problemi di fornitura legati alla carenza di microchip e alle conseguenze dell'invasione russa in Ucraina hanno frenato le vendite di questi mezzi
Gli importatori di veicoli commerciali non sono stati risparmiati dai problemi di consegna dello scorso anno in Svizzera e nel Liechtenstein, sebbene vi fossero notevoli differenze tra le categorie. I camion sono stati relativamente salvati da tale situazione, mentre l'elevata domanda di utilitari leggeri è stata ostacolata da una carenza di componenti, ha riferito giovedì Auto-Suisse. Il problema ha frenato le vendite di veicoli in tutta Europa.
L’associazione mantello degli importatori di autoveicoli auspica una ripresa a partire dall'anno in corso, considerato che il rallentamento economico sarà compensato da un effetto recupero, in particolare per auto e furgoni.
Il numero di nuove immatricolazioni in questa categoria è diminuito del 14,8% a 24’909 veicoli, un fenomeno che Auto Suisse attribuisce ai colli di bottiglia nella produzione di parti subappaltate per la produzione in Ucraina. I nuovi autocarri e trattori, invece, sono scesi solo del 3,3% a 3’449 unità.
Il calo di interesse per i camper alla fine della pandemia e le persistenti difficoltà di consegna hanno portato a una diminuzione del 16,6% del numero di veicoli per il trasporto persone. Con l'aggiunta delle autovetture, il numero totale di autoveicoli nuovi immatricolati è diminuito del 6,6% nel 2022 a 261’408 unità.
- Notiziario 10.00 del 19.01.2023