Numerose persone sono morte nel corso delle proteste (keystone)
Diritti umani violati in Ucraina
Il Paese fece un ricorso eccessivo alla violenza per reprimere le manifestazioni del 2013-2014
La Corte europea dei diritti dell’Uomo (CEDU) ha condannato giovedì l’Ucraina per diverse violazioni dei diritti umani nel corso delle repressioni delle proteste in piazza Maidan avvenute tra novembre 2013 e febbraio 2014. Lo Stato è inoltre ritenuto responsabile dell’uccisione di un manifestante.
Le autorità, stando alla Corte, fecero un ricorso eccessivo alla violenza e a detenzioni arbitrarie. La repressione avvenne davanti agli obiettivi delle telecamere, che documentarono anche l’uccisione di diverse persone.
Il Governo, ha aggiunto la CEDU, non riuscì a portare a termine un’inchiesta adeguata e sufficientemente rapida su quanto avvenuto.