Draghi: "Serve un nuovo patto di fiducia"
"L'Italia è forte quando è unita", afferma il premier al Senato, dopo lo strappo dei 5 Stelle e prima del voto di fiducia
"L'unico modo per stare insieme è ricostruire un patto di fiducia", ha detto il Mario Draghi mercoledì nelle sue comunicazioni al Senato, chiedendo all'aula se sia pronta a ricostruire questo patto dopo lo strappo dei 5 Stelle, che non hanno mai applaudito durante il suo intervento. "È quello che chiedono gli italiani", ha aggiunto il premier, forte dei sondaggi secondo i quali la maggioranza del Paese lo vuole ancora al timone.
Le dimissioni della scorsa settimana erano "un atto sofferto ma dovuto", perché "non votare la fiducia è un gesto politico chiaro che non può essere ignorato". Sergio Mattarella, lo ricordiamo, le aveva respinte.
"Il presidente della Repubblica", ha ricordato Draghi, mi affidò l'incarico" con l'obiettivo di affrontare "tre emergenze: pandemica, economica e sociale", "tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell'appello, (...), l'unità nazionale è stata in questi mesi la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficicaca. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio".
Il capo del Governo ha difeso l'importanza nel G7 e nell'Unione Europea dell'Italia, che "è forte quando unita", e ha evidenziato i risultati raggiunti. Ha ricordato fra l'altro che il Paese ha già ridotto dal 40 al 25% la sua dipendenza dal gas russo e che sarà azzerata in un anno e mezzo, ha ribadito il sostegno incondizionato all'Ucraina e che fornirle armi è l'unico modo per permetterle di difendersi e sostenuto la necessità di introdurre un salario minimo.
In serata è previsto il voto di fiducia, giovedì Draghi ripeterà il rito alla Camera.