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Expo, si continua a indagare

Chiuso un altro filone d'indagini sulle "Vie d'acqua" che vede coinvolta proprio la società Expo 2015 SpA

  • 9 giugno 2015, 16:11
  • 7 giugno 2023, 09:33
Expo 2015 torna d'attualità ma per i guai giudiziari che la riguardano

Expo 2015 torna d'attualità ma per i guai giudiziari che la riguardano

  • Reuters

A Milano il filone d'indagini sulle "Vie d'acqua" (la rete di canali seminavigabili che doveva far tornare il capoluogo lombardo la "città dei navigli") è stato chiuso martedì dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio. In base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, risultano indagate Expo 2015 SpA, le imprese di costruzione Maltauro e Tagliabue e altre tre società.

Due di queste ultime sono riconducibili a Livio Acerbo (figlio dell'ex responsabile del Padiglione Italia all'Esposizione universale, Antonio), il quale per la vicenda ha già patteggiato tre anni di carcere e ha versato 100'000 euro di risarcimento alla stessa Expo.

La settimana scorsa la procura di Milano aveva chiuso le indagini relative all’inchiesta sui contratti Expo che vedevano coinvolto Roberto Maroni, il presidente della Regione Lombardia, accusato di turbata libertà nella scelta del contraente e induzione indebita per presunte pressioni esercitate per garantire a due sue collaboratrici incarichi nelle società Eupolis ed Expo.

ANSA/AGI/EnCa

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