Il Governo messicano ha ufficialmente chiesto scusa al popolo indigeno dei Maya per i torti commessi contro di loro dopo la conquista spagnola.
Le scuse, che coincidono con i 500 anni dall’arrivo dei conquistadores, sono state formulate lunedì su iniziativa del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador e di quello guatemalteco Alejandro Giammattei.
“Ci scusiamo con il popolo Maya per i terribili abusi commessi da individui e potenze nazionali e straniere durante la conquista, i tre secoli di dominio coloniale e i due secoli di Messico indipendente” ha dichiarato Obrador, riferendosi in particolare alla Guerra delle caste del XIX secolo.
Nel corso della cerimonia, inoltre, il Messico ha riconosciuto il razzismo e la discriminazione ancora esistenti nei confronti di questa minoranza etnica, due secoli dopo l'indipendenza del Paese.
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