L'aria del vicino è la peggiore d'Europa

È l’area più inquinata d’Europa, e si trova a due passi dal Ticino e dei Grigioni. Per la Pianura Padana il quadro continua ad essere fosco, con livelli fuori norma di polveri sottili. E gli effetti peggiori si sentono nelle grandi città, come confermano le voci raccolte dalla RSI: "A Milano si respira malissimo. Sempre peggio", dice una donna nel centro della metropoli.

La situazione trova conferma nel report Mal’aria di città, pubblicato pochi giorni fa da Legambiente. Delle dieci città più inquinate d’Italia per le polveri sottili PM10, quattro si trovano in Lombardia: Milano, Monza, Lodi e Cremona. La prima causa è il traffico.

"Il sistema di trasporto collettivo in Lombardia funziona bene nel cuore metropolitano, ma molto male quando c’è da collegare i territori esterni. Ci sono ancora 500'000 auto che entrano ed escono ogni giorno da Milano”, dice Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente.

Undici anni fa, la città ha creato l’area C, che ha ridotto del 30% gli ingressi nel centro. Ora si pensa ad un nuovo intervento, con il Consiglio comunale che ha dato luce verde a una zona 30 in tutta Milano. "Pensiamo che una città che viaggia più lentamente sia più sicura. Soprattutto per i ciclisti e i pedoni”, dice Arianne Censi, assessora alla Mobilità della città. Abbassare la velocità con la speranza di abbattere anche le emissioni. Mentre nell’area metropolitana resta da risolvere il problema del traffico pesante, ambito in cui i passi avanti sono stati pochi.

E poi ci sono gli inquinatori a quattro zampe. Le emissioni fuori città sono causate anche dagli allevamenti, soprattutto quelli intensivi. In Lombardia ci sono quattro milioni di suini e un milione e mezzo di bovini. "Da parte del settore agrozootecnico vengono emesse nell’atmosfera qualcosa come 90'000 tonnellate all’anno di ammoniaca", sottolinea ancora Di Simine. Ammoniaca che si trasforma in polveri sottili, che finiscono nei polmoni di tutti. Per l’agenzia regionale dell’Ambiente queste emissioni sono uguali a quelle prodotte dal traffico.