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Per la Russia "una giusta punizione"

L'ha invocata Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio all'Assemblea generale dell'ONU, chiedendo la creazione di un tribunale speciale per giudicare Mosca

  • 22 settembre 2022, 09:37
  • 23 giugno 2023, 23:41
Zelensky ha inoltre affermato che la Russia dovrebbe essere privata del suo potere di veto in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU

Zelensky ha inoltre affermato che la Russia dovrebbe essere privata del suo potere di veto in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU

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Di: RSI News/ARi

Nel suo videomessaggio all'Assemblea generale delle Nazioni Unite Volodymyr Zelensky ha chiesto ieri, mercoledì, una "giusta punizione" nei confronti della Russia, denunciando con forza l'invasione del suo Paese ad opera delle truppe di Mosca.

Il presidente ucraino, impossibilitato a causa del conflitto a recarsi al Palazzo di vetro di New York, ha chiesto l'istituzione di un tribunale speciale nei confronti della Russia "per il suo crimine di aggressione contro il nostro Stato". Ha inoltre affermato che la Russia dovrebbe essere privata del suo potere di veto in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU.

"Non lasceremo che questa entità prevalga su di noi", ha sottolineato Zelensky, il cui discorso si è concluso con gli applausi e una standing ovation da parte dei rappresentanti dei vari Paesi delle Nazioni Unite.

Incontro fra Cassis e Lavrov

In margine all'Assemblea generale Ignazio Cassis ha avuto ieri, mercoledì, un incontro con il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Al suo omologo il presidente della Confederazione ha espresso la contrarietà della Svizzera ai referendum annessionistici che Mosca intende organizzare nei prossimi giorni nelle regioni occupate dell'Ucraina. Il responsabile del DFAE, che nel suo discorso di martedì all'Assemblea generale ha fermamente condannato l'aggressione di Mosca e chiesto il ritiro immediato delle sue truppe dall'Ucraina, ha inoltre espresso a Lavrov la prodonda apprensione che suscita in Svizzera la minaccia del ricorso ad armi nucleari evocata da Vladimir Putin nel suo videomessaggio di ieri.

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