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Raffica di dimissioni in Ucraina

In seguito a scandali e corruzione lasciano l'incarico il viceministro della difesa e diversi altri alti responsabili dello Stato

  • 24 gennaio 2023, 11:23
  • 24 giugno 2023, 03:54
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Una bandiera ucraina sventola davanti al palazzo governativo di Kiev

  • Reuters
Di: AFP/pon

Il viceministro della difesa ucraino Viacheslav Shapovalov, incaricato del sostegno logistico alle truppe, ha rassegnato le dimissioni martedì in seguito allo scandalo delle forniture alimentari all'esercito, portato alla luce da un sito di informazione. Il Ministero avrebbe firmato per il 2023 un accordo per l'acquisto di prodotti alimentari di base per 13 miliardi di grivnie (324 milioni di euro) a prezzi gonfiati di due o tre volte rispetto a quelli di mercato. "Accuse infondate" e un "falso pretesto", secondo il superiore di Shapovalov, il ministro Oleksii Reznikov, ma le dimissioni sono state comunque inoltrate "per preservare la fiducia della società e dei partner internazionali".

Insieme a Shapolavov - ma per altri motivi - se ne va anche tutta una serie di altre figure più o meno di spicco a Kiev. Fra queste, il capo aggiunto dell'amministrazione presidenziale Kyrylo Tymoshenko, fra i rari collaboratori di Volodymyr Zelensky a lavorare con lui sin dalla sua elezione nel 2019. Incaricato di supervisionare la ricostruzione delle installazioni danneggiate dai bombardamenti russi, era stato al centro di diversi scandali prima e dopo l'invasione. In ottobre, per esempio, era stato accusato di utilizzare per scopi privati un veicolo donato dalla General Motors a fini umanitari.

Corruzione in Ucraina

Telegiornale 23.01.2023, 20:00

Lascia anche Oleksii Symonenko, il procuratore generale aggiunto. La stampa aveva svelato le sue recenti vacanze in Spagna, quando gli spostamenti all'estero sono vietati se non per motivi professionali. Il divieto è stato ribadito lunedì anche dal capo dello Stato, che potrebbe annunciare presto un ulteriore rimpasto della sua squadra, già amputata nei giorni scorsi da una serie di allontanamenti. Come quello del viceministro delle infrastrutture Vassyl Lozynsky, arrestato domenica perché avrebbe incassato 400'000 dollari di tangenti per facilitare l'acquisto di generatori a prezzi gonfiati. Lunedì era stato congedato Pavlo Galimon, dirigente del partito di Zelensky "Servitore del popolo", finito nel mirino per aver acquistato una proprietà a Kiev dal costo superiore ai redditi da lui dichiarati.

Notiziario 11.00 del 24.01.2023

Notiziario 24.01.2023, 11:16

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