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Siria, parola alle vittime

Presentato un nuovo rapporto della commissione ONU; "ci vuole un accordo"

  • 16 settembre 2014, 14:13
  • 6 giugno 2023, 22:42
Famiglia siriana in viaggio verso un luogo "più sicuro"

Famiglia siriana in viaggio verso un luogo "più sicuro"

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"Il conflitto siriano non si risolverà sul campo di battaglia, governo e opposizione devono trovare un compromesso per mettere fine al conflitto". Lo ha dichiarato il presidente della commissione d’inchiesta ONU sulla Siria Paulo Pinheiro, che martedì ha presentato per la prima volta una serie di testimonianze raccolte tra le vittime.

Le 12 storie presentate, sulle 3'200 raccolte, danno voce, tra gli altri, a un giornalista detenuto prima dal governo siriano e poi dai miliziani dell’IS, un medico che si è trovato a curare le vittime dei barili esplosivi lanciati da Damasco su Aleppo, o ancora una donna incinta che ha perso l’intera famiglia.

Tutte le persone che hanno raccontato la loro sofferenza, ha precisato Pinheiro, lo hanno fatto perché continuano a credere che questo possa mettere fine a una guerra che ha provocato oltre 100'000 vittime e 2 milioni e mezzo di profughi.

Il presidente della commissione ha infine ribadito l’inerzia della comunità internazionale che ha "permesso alle parti in conflitto di agire senza venir puniti e ha nutrito la violenza che consuma la Siria".

ATS/AFP/FrCa

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