La comunità internazionale si è riunita nuovamente oggi, sabato, a Parigi per tentare di trovare una soluzione al devastante conflitto siriano e, in particolare, di fermare i continui bombardamenti che da giorni martoriano Aleppo. Nella capitale francese si sono ritrovate le delegazioni di dieci Stati, europei e arabi, che si sono confrontate con quelle del regime di Bashar al-Assad e dell’opposizione. Intanto a Ginevra, Stati Uniti e Russia si confrontano in una riunione “tecnica”, con lo scopo di “salvare Aleppo dalla devastazione totale”, come ha riferito il segretario di Stato John Kerry.
I ribelli hanno fatto sapere che “sono pronti a riprendere i negoziati con i lealisti senza pre-condizioni”, secondo quanto riportato dal ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, che ha poi proseguito insistendo che è necessario “definire le condizioni per una vera transizione politica e fare in modo che i colloqui riprendano sulla base di quanto stabilito dalla risoluzione 2254 delle Nazioni Unite”.
L’amministrazione Obama, invece, si è concentrata sulla tragica situazione della città assediata, puntando il dito contro Assad e il suo alleato russo: “I bombardamenti a tappeto perpetrati dal regime violano il diritto internazionale e in molti casi rappresentano dei crimini contro l’umanità”, ha proseguito Kerry.
Nel frattempo continuano a cadere le bombe sulla seconda città della Siria, dove migliaia di persone sono intrappolate nei quartieri ancora sotto il controllo dei ribelli: una “prigione” che, data la totale mancanza di assistenza, diventa fatale.
ats/afp/mamo
TG 12.30
dal TG 20 del 10.12.2016: Siria al centro di due riunioni
dal TG 20 del 10.12.2016: Aleppo, la battaglia continua