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Stati Uniti, riaperture sospese

Il rapido incremento di casi ha portato Florida e Texas a disporre nuove chiusure per contenere la pandemia

  • 27 giugno 2020, 21:19
  • 10 giugno 2023, 02:19

Richiudere per contenere

AFP/AP/EBU/YR 27.06.2020, 21:10

Di: AP/YR

Sono sempre di più gli Stati USA confrontati con un incremento di casi positivi di Covid-19 dopo aver allentato le restrizioni imposte per contenere la pandemia. Tra i più colpiti del paese, dove venerdì è stato registrato il record giornaliero negativo con oltre 45'300 infezioni, ci sono Texas, Florida, Arizona e California. Alcuni esperti sono allarmati per questa tendenza, ma non hanno ancora capito se si tratta di una seconda ondata.

Stati Uniti malati

Telegiornale 26.06.2020, 14:30

"È chiaro che l'aumento dei casi è in gran parte dovuto a determinati tipi di attività, come l’abitudine di radunarsi nei bar", ha detto Greg Abbott, governatore del Texas che ha ordinato l’immediata chiusura dei bar. Gli esperti sanitari hanno affermato che un numero inquietantemente elevato di casi viene riscontrato tra i giovani che escono di nuovo, spesso senza indossare mascherine o attenersi alle regole di distanziamento sociale.

Il governatore repubblicano, che aveva perseguito uno dei programmi di riapertura più aggressivi della nazione, ha imposto ulteriori restrizioni come il ridimensionamento della capacità dei ristoranti e la limitazione agli assembramenti senza autorizzazione a un massimo di 100 persone.

Situazione analoga in Florida che ha vietato il consumo di alcol nei locali in tutto lo Stato dopo la segnalazione di diversi focolai. “La gente si è stancata di essere rinchiusa e forse ha pensato che la minaccia del coronavirus fosse diminuita poiché la copertura delle notizie si era spostata sulle proteste causate dall'uccisione da parte della polizia di Minneapolis di George Floyd”, ha riferito un portavoce delle autorità locali.

Un abbassamento della guardia che ha fatto registrare - con più di 24'000 casi in una settimana - quasi un quinto delle infezioni confermate da inizio marzo. E i timori crescono in vista del weekend lungo del 4 luglio, festa dell’indipendenza americana: dato l’andamento esponenziale, a Miami si è deciso di chiudere le spiagge e limitare le attività ricreative.

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