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Strage di Buffalo, chi è Payton Gendron?

Svelata l'identità del killer che ha ucciso 10 persone e ne ha ferite altre tre in un supermercato - Il suo gesto solleva però non poche riflessioni

  • 16 maggio 2022, 01:33
  • 23 giugno 2023, 19:17
Il killer Payton Gendron

Il killer Payton Gendron

  • Keystone
Di: FaDa/AP/AFP/ATS

Payton Gendron è il nome del killer diciottenne che nel pomeriggio di ieri, sabato, è entrato nel supermercato Tops Friendly Market di Buffalo munito di giubbotto antiproiettile, tuta mimetica e fucile semiautomatico con il quale ha ucciso dieci persone e ferite altre tre in nome della “difesa della razza bianca”.

Il supermercato Tops

Il supermercato Tops

  • Keystone

Un attacco di "terrorismo interno", come lo ha definito il presidente statunitense Joe Biden, che al momento polizia e FBI parrebbero ricondurre ad un crimine d’odio dettato da razzismo e terrorismo. Il ragazzo è già comparso in tribunale, dichiarandosi non colpevole dell'accusa di omicidio di primo grado e resterà dietro le sbarre fino al processo, poiché il giudice non ha previsto per lui alcuna cauzione.

Gendron aveva guidato più di 300 chilometri per raggiungere, dal suo domicilio a Conklin nel sud dello Stato di New York, il luogo del massacro. Le autorità indicano che ialla vigilia della tragedia avrebbe effettuato un giro di ricognizione del quartiere a maggioranza afroamericana. L'uomo era munito di una telecamera da casco con cui condividere in live streaming su Twitch la strage che stava per compiere. La trasmissione è durata però solo qualche minuto, il tempo che la piattaforma bloccasse il suo feed.

Buffalo, suprematista spara in un supermercato

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La polizia spiega che il giovane ha iniziato a sparare già dal parcheggio esterno al supermercato per poi spostarsi all’interno dell’edificio. La guardia di sicurezza Aaron Salter presente sul posto e tra le vittime, ha aperto il fuoco contro Gendron, ma nessun colpo è stato in grado di bloccare il 18enne, che ha proseguito il massacro aggirandosi per i corridoi, dove ha ucciso altre nove persone e ne ha ferite tre.

La marcia tenutasi per l'accaduto

La marcia tenutasi per l'accaduto

  • Keystone

La polizia, giunta sul posto, ha affrontato il giovane all’ingresso del negozio. Si è puntato il fucile al collo, ma si è poi visto costretto ad arrendersi e gli agenti lo hanno disarmato con la forza.

Chi è Payton Gendron?

Gendron, chiuso in casa per il lockdown durante la pandemia, si era ritrovato "per noia" a passare ore nel web e sui social nella sua casa a Conklin, una piccola città di 5'000 abitanti, di cui il 95% bianchi, e definita da molti Trump-land, terra di Donald Trump. Il frutto della sua navigazione lo ha condotto verso una progressiva radicalizzazione “suprematista, fascista e antisemita”, come lui stesso scrive di sé in un manifesto postato online.

Il documento sarebbe un insieme di oltre cento pagine in cui il ragazzo aveva delineato la sua ideologia, facendo riferimento ad altri incidenti xenofobi come l’assalto di Macerata nel 2018 o quello di Dylan Roof, il ragazzo che uccise sei afroamericani in una chiesa in South Carolina. Il suo idolo e fonte di ispirazione all'azione parrebbe però essere stato Brenton Tarrant, il killer della Nuova Zelanda che ha ucciso 50 musulmani in due moschee.

Tra le righe, emerge inoltre il desiderio di Gendron di cacciare dagli Stati Uniti tutte le persone non di origine europea. Un funzionario delle forze dell'ordine ha dichiarato domenica all'Associated Press che Gendron aveva minacciato di compiere una sparatoria già l'anno scorso alla Susquehanna Valley High School in occasione del diploma. All'epoca aveva 17 anni e fu sottoposto a un trattamento di salute mentale.

Le visioni estremiste di Gendron erano infatti già note anche ai suoi compagni di liceo: il ragazzo si comportava spesso in modo "strano" e una volta, durante un'esercitazione in classe in cui si chiedeva agli studenti di creare un loro paese e scegliere la forma di governo, lui optò per un regime autocratico "stile Hitler".

Si apre il dibattito sulle armi e sui social

Il triste evento ha riaperto il dibattito su due fronti, il primo è sicuramente legato alle armi. I funzionari hanno spiegato infatti che, sebbene il fucile usato da Gendron nell'attacco fosse stato acquistato legalmente, i caricatori impiegati per le munizioni sono invece illegali nello Stato di New York.

Il caso di Buffalo allunga pertanto la scia di sangue delle sparatorie di massa negli Stati Uniti, riportando ancora una volta alla ribalta il tema dei controlli sulle armi. Gendron ha agito con un'arma d'assalto semiautomatica, un AR-15, sul quale aveva inciso il nome di Virginia Sorenson, una delle vittime della strage del 2021 a Waukesha, in cui un afroamericano si era scagliato con un SUV su una parata natalizia. Il diciottenne, al nome, aveva inoltre aggiunto "Questo è il tuo risarcimento".

Un altro caposaldo della vicenda è poi la questione del web e dei social. Le visioni estremiste del killer si sono formate di fatto nella chat del sito web di 4Chan, la stessa che ha lanciato il movimento complottista fan di Donald Trump chiamato QAnon, nato nel 2017 e diffusosi in tutto il mondo. Su questa piattaforma il ragazzo ha potuto rafforzare le sue convinzioni sul pericolo dell'estinzione dei bianchi nell’ottica del “Great Replacement”, ovvero la sostituzione dei bianchi perpetuata da una presunta élite politica accusata di importare volontariamente e illegalmente immigrati.

Su questi punti si sono espressi Nancy Pelosi, con un "basta violenza con le armi da fuoco", e la governatrice di New York Kathy Hochul scagliandosi contro i social media "complici" di consentire ai discorsi d’odio di circolare sulle loro piattaforme. Un messaggio che sembra puntare diritto a Elon Musk, il prossimo proprietario di Twitter e un convinto fautore della libertà di espressione a tutti i costi.

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