Secondo logica, considerati i numeri e a maggior ragione la marcia indietro di Silvio Berlusconi, anche la Camera ha votato la fiducia al Governo italiano guidato da Enrico Letta.
A favore del presidente del Consiglio e della sua compagine si sono pronunciati 435 deputati, mentre hanno detto "no" in 162.
Confermato nel suo incarico, il premier ha ribadito che intende dare nuovo impulso alle riforme istituzionali (legge elettorale e riduzione dei membri dei due rami del Parlamento) e che vuole mettere al centro del semestre di presidenza dell'UE crescita e lavoro.
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