Sono una ventina gli agenti della polizia comunale e cantonale di Ginevra coinvolti in un'indagine sulla presunta collusione nell'ambito dello sfruttamento della prostituzione. Tra di loro anche alcuni della brigata specializzata nella repressione del traffico di esseri umani. Sono indagati per accettazione di vantaggi, corruzione e violazione del segreto di funzione.
Al centro dell'inchiesta vi sono i messaggi del proprietario di un sex center situato nel quartiere di Paquis. Messaggi scambiati sull'arco di sei anni con degli agenti che avrebbero partecipato all'affito di stanze a prostitute e persino approfittato di prestazioni sessuali gratuite, con tanto di champagne.