Ampia mobilitazione fatale per la legge CO2
Le regioni rurali, contrarie alle iniziative agricole, hanno contribuito anche al “no” alle nuove norme contro i gas a effetto serra, rileva un sondaggio gfs.bern
L’ampia mobilitazione nelle regioni rurali contro le iniziative agricole ha contribuito, lo scorso 13 giugno, ad affossare anche la legge sul CO2. Lo rivela l’analisi delle votazioni federali effettuata dall’istituto gfs.bern e pubblicata oggi, venerdì. A contribuire alla bocciatura, sono stati anche argomenti di natura finanziaria.
Il rapporto costi/benefici è stato ritenuto deficitario da chi ha votato "no"; inoltre i contrari hanno ritenuto che la legge potesse indebolire le piccole e medie imprese, a causa dei rincari e aumento delle spese prospettati.
L’indagine sottolinea inoltre che circa la metà dei contrari (46%) erano favorevoli a un’azione più decisa contro i cambiamenti climatici, tuttavia molti dei contrari – è stato rilevato – non ripongono fiducia nelle associazioni ambientaliste e neppure nella scienza e nella ricerca sul clima.
La maggior parte di chi ha votato contro la legge – approvata dal Parlamento e contro la quale era poi stato lanciato un referendum - sono simpatizzanti dell’UDC, del PLR e dell’Alleanza di Centro. Inoltre, la percentuale dei contrari aumenta con l’età.
Tra i sostenitori, invece, un’ampia maggioranza riteneva che la protezione dell’ambiente dovesse essere giudicata più importante del benessere economico, motivo per il quale era necessario agire con urgenza.
Le regioni rurali, come detto, hanno ampiamente contribuito al "no" alle due iniziative agricole come pure alla bocciatura della legge sulle emissioni di gas a effetto serra.
Fiducia nell’agricoltura
La bocciatura delle iniziative sull’acqua potabile e contro i pesticidi sintetici vengo letti dai ricercatori come un attestato di fiducia nei confronti del mondo agricolo. La regione di residenza dei votanti ha quanti giocato un ruolo più importante rispetto a fattori sociodemografici. Inoltre, una fetta importante si sostenitori del Partito socialista e dei Verdi liberali ha bocciato le iniziative. L’argomento dell’aumento dei prezzi dei beni alimentari, per contro, non sembra aver influito più di tanto.
Il sondaggio di gfs.bern, finanziato dalla Confederazione, è stato svolto su un campione di 3'054 persone aventi diritto di voto.
- Notiziario delle 11.00 del 30.07.2021