Svizzera

Autostrade per la Svizzera SA?

Berna studia l'esternalizzazione della costruzione e della gestione delle strade nazionali. Si valuta l'ipotesi di creare un ente o una società anonima

  • 1 settembre 2018, 20:56
  • 8 giugno 2023, 23:50

RG 18.30 del 01.09.18: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi con le prime reazioni politiche

RSI Svizzera 01.09.2018, 19:31

  • Keystone

La costruzione e la gestione delle autostrade svizzere in un prossimo futuro potrebbero non dipendere più dall’Ufficio federale delle strade, ma da entità esterne all’amministrazione. Mentre a Roma si discute della revoca del mandato alla società Autostrade per l'Italia dopo il crollo del ponte Morandi, con l'eventualità di statalizzare i servizi oggi in mano alla società per azioni, a Berna si sta studiando l’eventualità opposta: privatizzare. Le valutazioni sono appena iniziate e il Consiglio federale vuole conoscere vantaggi e svantaggi di un organismo di diritto pubblico, rispettivamente di una società per azioni, che si occupino della costruzione e dell'esercizio.

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  • Keystone

L’idea, ha anticipato SRF, nasce dal fatto che attualmente l’ufficio federale è al contempo: pianificatore, committente, finanziatore e controllore. Il Dipartimento federale dei trasporti ha chiesto ed ottenuto dal Governo d’avviare una valutazione sull'opportunità di separare i compiti ed esternalizzare costruzione ed esercizio delle autostrade.

Un altro motivo che avrebbe spinto l'Esecutivo in questa direzione sarebbe la maggiore attrattiva degli impieghi per gli ingegneri e gli altri professionisti, poiché il privato potrebbe garantire salari più alti di quelli previsti dalla Confederazione.

L’ipotesi di una esternalizzazione della costruzione e della gestione delle strade nazionali ha suscitato immediate reazioni. "Posso immaginarmela nella misura in cui il privato resti in minoranza. Non vogliamo situazioni come quelle createsi in Italia", sottolinea il consigliere nazionale UDC Ulrich Giezendanner. La deputata PPD Viola Amherd, secondo la quale bisogna evitare la privatizzazione, si dice invece a favore di una struttura come le FFS e la Posta, benché lo scandalo Autopostale abbia mostrato tutti i suoi limiti. A vedere di buon occhio una società in mano all'ente pubblico è anche il socialista Matthias Aebischer. Non vuol però sentir parlare di salari stratosferici. "Già ora abbiamo retribuzioni manageriali che non posso accettare, non voglio ulteriori servizi vicini allo Stato con simili retribuzioni", rileva il deputato bernese.

Diem/RG

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