Svizzera

Congelati 5,7 miliardi di patrimoni russi

La SECO: "Non c'è base legale per la confisca" - La SEM: "Attese circa 50'000 domande per lo status di protezione temporanea"

  • 24 March 2022, 12:36
  • 23 June 2023, 15:36
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RG 12.30 del 24.03.2022 La voce di Erwin Bollinger

RSI Svizzera 24.03.2022, 13:34

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Di: TG/ATS/M. Ang./pon

In Svizzera in relazione alle sanzioni nei confronti della Russia e di personalità legate al regime di Vladimir Putin sono stati annunciati - e congelati - finora patrimoni per 5 miliardi e 750 milioni di franchi. Lo ha dichiarato Erwin Bollinger, ambasciatore e responsabile delle relazioni bilaterali in seno alla Segreteria di stato dell'economia (SECO) durante l'incontro coi media di oggi, giovedì, a Berna.

Bollinger ha fatto presente che tale somma potrebbe cambiare nel corso del tempo, qualora dovessero essere adottate nuove sanzioni, col conseguente allungamento della lista delle istituzioni, società o persone colpite. L'ambasciatore ha puntualizzato che tali patrimoni - conti bancari, denaro contante ma anche opere d'arte - sono congelati, bloccati, ma non confiscati. Tali beni - compresi immobili in varie località turistiche elvetiche - rimangono di proprietà degli aventi diritto. D'altronde manca una base legale per andare oltre, ha spiegato.

Oltre a ciò, ha sottolineato, non si devono confondere i patrimoni bloccati con i beni di proprietà di cittadini russi in Svizzera: non tutti i russi con un collegamento con la Svizzera sono infatti sotto sanzioni. Bollinger si è detto fiducioso che gli istituti elvetici, specie le banche, annunceranno i beni da loro depositati che potrebbero far capo alle entità sanzionate. Finora abbiamo avuto buone esperienze al riguardo, ha aggiunto.

Servono ancora da 2'000 a 3'000 letti

Sul fronte umanitario, invece, la Svizzera sta registrando un migliaio di nuovi rifugiati ucraini ogni giorno. Finora ne sono giunti 13'601, stando all'ultimo aggiornamento. A causa del conflitto le autorità elvetiche si attendono di dover trattare circa 50'000 domande per lo status di protezione temporanea (permesso S) entro l'inizio dell'estate. I permessi già concessi sono 7'622.

Profughi ucraini al centro di Chiasso

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Si cercano ancora posti per l'accoglienza. "Abbiamo ancora bisogno di 2'000-3'000 posti di alloggio, ma non tutti i richiedenti il permesso S sono alloggiati nei centri", ha detto giovedì a Berna David Keller, capo dell'unità di crisi dell'asilo presso la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM). Molti di loro sono alloggiati in case private.

Migliaia di letti per la prima accoglienza

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Tutti i rifugiati in Svizzera trovano un tetto, ma le collettività pubbliche non hanno ancora tutte le risorse e il personale per affrontare la situazione. La segretaria generale della conferenza dei direttori cantonali della socialità, Gaby Szöllösy, ha citato l'esempio di 70 bambini alloggiati in un centro di Sornetan, nel Giura, che hanno bisogno di assistenza specifica.

L'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati ha registrato fin qui 28'354 famiglie disposte ad ospitare in tutto 69'648 persone. In 10 giorni ha potuto piazzare 1'300 profughi presso 537 di esse.

Traffico di esseri umani, alcuni casi

Per quanto attiene al pericolo di traffico di essere umani, Keller ha detto che sono stati segnalati alcuni casi sospetti isolati. L'Ufficio federale di polizia (Fedpol) e i Cantoni sono allerta per evitare situazioni del genere. Laddove si trovano profughi sono stati affissi avvisi in Ucraino per mettere in guardia gli ospiti, che possono così farsi aiutare.

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