Il tentativo del canton Vaud di far riconoscere la denominazione d'origine controllata (DOC) per i vini di Champagne, un villaggio di 1'000 abitanti, è fallito davanti al Tribunale federale. I giudici di Mon Repos non sono entrati nel merito del ricorso del Consiglio di Stato, poiché un governo cantonale non ha la facoltà di agire contro una decisione del proprio tribunale.
Ad inizio 2021, l'Esecutivo aveva modificato il regolamento dei vini vodesi al fine di creare una DOC "Commune de Champagne" riservata ai vini bianchi ("non spumanti") provenienti da uve Chasselas raccolte sul territorio della località poco a nord di Yverdon-les-Bains.

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La decisione era stata impugnata dall'associazione dei produttori di Champagne e da un importatore. La corte cantonale aveva dato loro ragione e annullato la controversa disposizione.
Vaudois e champenois sono ai ferri corti da oltre 30 anni per il nome "Champagne". La controversia risale ai negoziati bilaterali con l'UE. La Francia aveva insistito e ottenuto che il termine dovesse essere usato solo per il suo vino suo spumante.

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