Psicoterapia, ora c'è il nodo costi

Durante la pandemia, ma anche ora con la guerra, sono aumentate le richieste di sostegno psicologico e c'è chi fa fatica a trovare un terapeuta.

In questo contesto - per facilitare e accelerare l'accesso ai trattamenti- il Consiglio federale aveva approvato un nuovo sistema di fatturazione e rimborso il quale prevede che da inizio luglio gli psicologi non debbano più lavorare sotto la sorveglianza di un medico per essere riconosciuti dall'assicurazione malattia obbligatoria. Questi ultimi hanno lottato a lungo per ottenere un cambiamento di sistema che fra pochi giorni consentirà loro finalmente di effettuare le terapie a titolo indipendente.

Tuttavia, a pochi giorni dalla sua entrata in vigore, manca ancora un accordo tariffario tra gli operatori ed una parte delle casse malati. "Il tempo stringe, occorre trovare al più presto una soluzione", dice la co-presidente della Federazione svizzera delle psicologhe degli psicologi, Yvik Adler. "Siamo contenti di aver raggiunto un accordo, almeno con Curafutura, che prevede un rimborso di quasi 155 franchi per seduta. Per lavorare in modo indipendente - conclude - bisogna aprire uno studio e i costi aumenteranno". La proposta è stata elaborata dall'associazione di assicuratori Curafutura (a cui hanno aderito le casse CSS Helsana, Sanitas e KPT), dalle associazioni di psicologi, dall'organizzazione che fa gli interessi degli ospedali H+ e dalla Cooperativa di acquisti HSK, che si occupa dell'acquisizione di parte delle prestazioni mediche per Helsana, Sanitas e KPT.

Santésuisse, cui fanno capo tra le altre le casse Visana, Assura, Sympany e Groupe Mutuel, non ha aderito all'accordo e la proposta è quella di mantenere l'attuale tariffario con un compenso di circa 135 franchi per seduta. L'obiettivo della nuova pratica è di rendere più facile e veloce l'accesso alla psicoterapia per le persone con problemi di salute mentale. A lungo termine, il Consiglio federale prevede costi aggiuntivi annuali di circa 170 milioni di franchi.

Santésuisse precisa

"La CSS - si legge in una nota di Santésuisse - è con noi e non ha aderito all’accordo stipulato dalla sua stessa associazione mantello – Curafutura. La CSS ha inoltrato ai cantoni le stesse richieste di noi per fissare una tariffa che non sia più cara. In questa procedura la CSS è formalmente rappresentata da tarifsuisse, organismo tariffale che fa capo al gruppo Santésuisse".