Svizzera

Restrizioni, due varianti in campo

Soluzioni proposte dal Governo per il contenimento dalla ripresa pandemica: avanza la regola degli accessi limitati a vaccinati o guariti dal Covid-19

  • 10 December 2021, 15:54
  • 10 June 2023, 14:34
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Dal Notiziario delle 15.00 del 10.12.21 - Veronica Alippi in studio con Paola Corrent

RSI Svizzera 10.12.2021, 16:53

  • archivio tipress
Di: Red.MM/ARi

Generalizzazione della cosiddetta regola "2G" (accessi limitati a vaccinati o guariti) o chiusure parziali. Sono queste le varianti che il Governo ha posto in consultazione oggi, venerdì, per contenere la forte ripresa della pandemia e la saturazione in atto delle strutture ospedaliere. Le ipotesi di restrizione saranno ora sottoposte, fino a martedì prossimo, ai cantoni e alle parti sociali.

Misure più serie da Berna

SEIDISERA 10.12.2021, 19:44

  • Keystone

La prima variante prevede l'accesso ai luoghi chiusi limitato alle persone vaccinate o guarite dal Covid-19 nei settori nei quali, attualmente, gli ingressi sono permessi anche alle persone risultate negative al test sul coronavirus. In questi luoghi saranno inoltre introdotti gli obblighi della mascherina e di rimanere seduti durante le consumazioni. Per gli eventi all'aperto con più di 300 persone rimarranno invece in vigore gli accessi limitati a vaccinati, guariti o con test negativo.

Le strutture e le manifestazioni sottoposte alla limitazione degli accessi a vaccinati o guariti - come le palestre e i ristoranti - che applicheranno volontariamente l'obbligo supplementare del test negativo potranno rinunciare all'esigenza delle mascherine protettive e a quella di restare seduti durante le consumazioni.

Le due varianti, nel dettaglio, poste in consultazione dal Consiglio federale

Le due varianti, nel dettaglio, poste in consultazione dal Consiglio federale

  • RSI

Anche la seconda variante illustrata dal Consiglio federale contempla la limitazione degli accessi a coloro che sono vaccinati o guariti dalla patologia. Essa, però, prevede la chiusura di tutti i luoghi nei quali non è possibile portare le mascherine, inclusi gli spazi interni di bar, ristoranti, palestre e discoteche. Rimarranno permesse le attività sportive o culturali del tempo libero al chiuso che sono compatibili con l'uso delle mascherine, come anche le attività sportive e culturali destinate ai ragazzi con età inferiore ai 16 anni.

L'Esecutivo ha tuttavia preso in esame anche l'ipotesi di chiusure più restrittive per tutti i luoghi chiusi delle strutture sportive, culturali e legate al tempo libero. Un divieto concernerebbe quindi le fiere specialistiche e quelle aperte al pubblico, nonché le manifestazioni al chiuso. Nessuna chiusura, invece, per negozi, ristoranti degli hotel e le imprese del terziario come banche, uffici postali e saloni di parrucchieri.

Obbligo del telelavoro

A integrare entrambe le varianti ci sarebbero poi inasprimenti per la sfera privata, i posti di lavoro e le università. Gli incontri privati ad esempio, in presenza di una persona non vaccinata o guarita di più di 16 anni, dovranno essere limitati a 5 persone al massimo inclusi i bambini. E se dovessero imporsi chiusure ancora più restrittive, gli incontri sarebbero limitati a 5 presenze indipendentemente dal fatto che le persone siano vaccinate, guarite o non vaccinate. Quanto agli atenei, si dovrà reintrodurre l'insegnamento a distanza, fatta eccezione per le prove d'esame. Il Consiglio federale propone quindi di nuovo di introdurre l'obbligo del telelavoro: per chi non potrà lavorare da casa si prescinderà dalla limitazione degli accessi. Se è necessario il lavoro sul posto, sarà sempre in vigore l'obbligo delle mascherine negli spazi in cui sono presenti più persone.

Infine, circa i test sul coronavirus, il Governo ritiene che debba essere concretizzata il prima possibile la soluzione di recente approvata dalle Camere e pronta per le votazioni finali. In base a questa soluzione, che prevede un'ampia copertura dei costi da parte della Confederazione, saranno assunti gli oneri per i test antigenici rapidi, per i test PCR salivari aggregati, mentre non avranno rimborsi i test PCR individuali, quelli autodiagnostici e quelli anticorpali effettuati senza indicazione medica o epidemiologica.

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