Sono due esponenti di spicco della ‘ndrina di Condofuri (Reggio Calabria) i due italiani arrestati martedì in Vallese durante un’operazione congiunta tra la polizia elvetica e quella italiana. I due, padre e figlio di 60 e 34 anni, secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA, sono latitanti dal 2013 e sono accusati in patria riciclaggio di denaro e di associazione mafiosa. Sarebbero implicati in traffici illeciti condotti in Alto Piemonte.
Erano stati individuati da qualche tempo, ma il via libera al loro fermo da parte di Berna è arrivato solo in mattinata, in concomitanza all’operazione che ha portato all’arresto in Svizzera interna di altre 13 persone, sospettate di appartenere alla cellula di Frauenfeld, l’organizzazione criminale operante da anni all’interno della Confederazione ma balzata agli onori della cronaca soltanto lo scorso anno dopo la pubblicazione dei filmati di una riunione dei membri all’interno di una pizzeria del capoluogo turgoviese.
Padre e figlio sono invece finiti in manette rispettivamente a Visp e a Stalden. Gli agenti italiani hanno agito insieme ai colleghi elvetici e hanno sequestrato documenti e una pistola elettrica.
ATS/ludoC