Svizzera

Tre scenari per il Credit Suisse

Lunedì Berna svelerà le prospettive per uscire dal contenzioso fiscale con gli USA

  • 05.05.2014, 00:18
  • 06.06.2023, 17:52
Jacques de Watteville

Jacques de Watteville dovrebbe annunciare attese novità

  • Reuters

La multa per il Credit Suisse è certa. Non si sa invece se Washington concretizzerà la minaccia di avviare una procedura penale che potrebbe portare la banca elvetica alla perdita della licenza USA. Il fisco americano vuole i nomi dei potenziali evasori a stelle e strisce. La Svizzera cosa farà?

Eveline Widmer-Schlumpf è volata in gran segreto in America per incontrare il ministro della giustizia Eric Holder. I risultati del colloquio verranno svelati lunedì alle 18 quando il Segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali Jacques de Watteville incontrerà a Berna la stampa.

Le prospettive che si presentano sembrano essere tre:
Il decreto d'urgenza. Il consiglio federale potrebbe emettere un'ordinaza che obblighi di fatto Credit Suisse a rivelare i nomi, bypassando il segreto bancario. È successo con UBS. Oggi come allora il fuoco di fila dei contrari non tarderebbe a farsi sentire.
La rogatoria internazionale. In questo caso Washington dovrebbe avanzare una richiesta alle autorità svizzere, attendere il via libera e sperare di avere i nomi. Una procedura che però il fisco americano esclude. Sarebbe troppo lunga e incerta.
La ratifica della doppia imposizione. Agli Stati Uniti basterebbe ratificare la legge sulla doppia imposizione già votata dalla Svizzera. Nel quadro di questo nuovo accordo esisterebbero già i presupposti per cui Washington può chiedere e ottenere quanto desidera. Ma anche qui, l’iter giudicato troppo lungo.

Tre scenari analizzati nell'edizione odierna del TG20 dall’avvocato Henri Peter, professore di diritto commerciale all'Università di Ginevra.

05:17

TG 20 del 04/05/14: "Credit Suisse"

RSI Info 04.05.2014, 23:07

RED.MM

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