Trenta negozi di paese salvati in tre anni

Negli ultimi tre anni l'Aiuto svizzero alla montagna ha sostenuto 30 progetti che hanno permesso di salvare altrettanti negozi di paese. Il numero di richieste di sostegno finanziario per iniziative del genere presentato è aumentato in modo significativo dal 2019. La fondazione, dal 1943, si impegna per migliorare le basi esistenziali e le condizioni di vita nelle regioni di montagna per frenare l'esodo rurale e ridare slancio anche alle località più discoste.

I negozietti locali spesso sono l'unico punto vendita di beni di consumo ai quali la popolazione di montagna può far capo quotidianamente e hanno una grande importanza sociale. Le iniziative per salvarli si basano sulla solidarietà di paese e dalle idee di una località, a volte, nascono iniziative di successo che possono essere d'esempio per altre vallate.

E' il caso di quanto capitato a Cerniat, nel canton Friburgo, dove l'Aiuto svizzero alla montagna ha aiutato la popolazione a dare vita alla "Coopérative Concordia" che due anni fa ha aperto il negozio di alimentari digitali "Val Marché", aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma anche nel comune di Spiringen, nel canton Uri, dove si è recata la RSI.

Nel paese sulla strada del Passo del Klausen 350 persone (su un totale di 850 abitanti) hanno sottoscritto una quota di 200 franchi per aderire alla cooperativa che dal 2021 ha cambiato la vita della comunità. Ha assicurato la presenza di un commercio. Ma non solo. "Non abbiamo più problemi ad occupare i posti in Consiglio comunale", osserva Franz Imholz che fa parte del comitato del Neue Dorfladen Spiringen che aggiunge: "I giovani hanno cambiato mentalità, ognuno vuole fare la sua parte per la comunità, perché in un comune così piccolo ogni decisione riguarda tutti".