Yves Ravenel, presidente del Gran Consiglio vodese, si è dimesso lunedì con effetto immediato dal legislativo cantonale. L'esponente dell'UDC era oggetto di aspre critiche fin dall'inizio di gennaio, dopo la rivelazione della sua condanna penale per minacce proferite contro la moglie.
La decisione è stata annunciata tramite un comunicato stampa diramato in serata dove ha denunciato la "tempesta mediatica" sulla sua vita privata e ha riconosciuto che "la fiducia e la serenità necessarie per rappresentare i vodesi non ci sono più".
L'ormai ex deputato, che è anche sindaco di Trélex, ha sottolineato la qualità del proprio lavoro: "Nel corso della mia carriera politica mi sono impegnato a difendere, valorizzare e rappresentare le istituzioni del nostro Cantone. Sono convinto di averli serviti con lealtà e diligenza".
Eletto il 2 luglio dello scorso anno alla presidenza del parlamento vodese, è stato condannato il 21 agosto a 60 aliquote giornaliere di 80 franchi sospese per due anni e a una multa di 960 franchi per minaccia qualificata e tentativo di minaccia qualificata. La notizia aveva suscitato scalpore tra diversi politici cantonali che ne hanno chiesto le dimissioni, ritenendo la condanna incompatibile con il ruolo di primo cittadino del Cantone.