Svizzera

Farmaci, Trump annuncia un accordo anche con Novartis e Genentech

L’intesa permetterà di far calare i prezzi negli Stati Uniti, dove sono molto più alti rispetto a quelli europei

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Donald Trump

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Di: Reuters/ATS/ANSA/M. Ang. 

Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato alla Casa Bianca l’accordo con nove case farmaceutiche, tra queste anche la svizzera Novartis e Genentech (controllata dal colosso elvetico Roche), per ridurre i prezzi di alcune medicine.

Nell’ambito dell’accordo, secondo quanto comunicato in serata, Novartis si è “volontariamente impegnata” ad attuare diverse misure per sostenere le priorità del governo statunitense per contenere i prezzi dei farmaci. Tra queste rientra l’impegno a immettere - in futuro - nei Paesi ad alto reddito nuovi medicinali a prezzi comparabili.

Tra le aziende comprese nell’accordo figurano anche Amgen, Boehringer Ingelheim, Bristol Myers Squibb, Gilead, GSK, Merck, Sanofi. Negli ultimi mesi, il presidente americano aveva annunciato accordi simili con Pfizer, AstraZeneca, EMD Serono, Eli Lilly e Novo Nordisk. Le tre principali big pharma che non hanno ancora raggiunto un’intesa con l’amministrazione per abbassare i prezzi dei farmaci sono AbbVie, Johnson & Johnson e Regeneron.

L’intesa prevede che i produttori offriranno alcuni dei loro farmaci online (dove si potrà acquistarle direttamente, senza passare attraverso le assicurazioni sanitarie). Per aiutare gli statunitensi a orientarsi in questo processo, l’amministrazione statunitense lancerà a gennaio il sito TrumpRx.gov, che indirizzerà i pazienti ai siti.

In cambio, i produttori si sono assicurati esenzioni triennali da qualsiasi dazio che Trump avrebbe potuto imporre sui farmaci importati. Le aziende farmaceutiche hanno, inoltre, accettato di vendere la maggior parte dei loro prodotti a Medicaid, il programma che fornisce l’assistenza sanitaria agli statunitensi a basso reddito, agli stessi prezzi praticati in altri Paesi, come quelli europei.

Negli Stati Uniti, i prezzi dei farmaci di marca sono in media tre volte superiori rispetto a quelli praticati in altri Paesi sviluppati.

Roche e Novartis hanno ribadito a più riprese le loro intenzioni di voler effettuare investimenti miliardari per quanto riguarda la ricerca e la produzione di farmaci su suolo statunitense. Roche, rispettivamente la controllata Genentech, ad esempio, intende investire 50 miliardi. Mentre Novartis ha reiterato di voler investire oltre 23 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Da inizio anno il colosso renano ha tra l’altro annunciato lo sviluppo di un centro di ricerca biomedica da 1,1 miliardi di dollari a San Diego, avviato la costruzione di un nuovo polo produttivo nella Carolina del Nord e portato avanti nuove strutture di produzione di terapie in California, Florida e Texas.

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